Smog Veneto, Ztl e prenotazioni sui passi delle Dolomiti. Zaia: "Grande fratello digitale"

La giunta ha approvato una schema di convenzione da sottoporre al Governo. Ecco cosa pevede: le sei azioni strategiche, i provvedimenti e come verrano decisi

Venezia, 18 ottobre 2022 – Zone a traffico limitato decise in tempo reale e prenotazioni per escursionisti e sciatori sui passi più gettonati delle Dolomiti. Un “grande fratello”, come lo ha definito oggi Zaia, analizzerà i flussi di traffico per decidere sul momento come gestire lo smog, comprese eventuali ticket di ingresso come a Venezia. È la ricetta del Veneto per ridurre l’inquinamento a Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo. Le misure entreranno in vigore da subito, ma il modello servirà per le Olimpiadi 2026.

La giunta regionale veneta ha infatti approvato uno schema di protocollo d'intesa con i Ministeri delle Infrastrutture e dell'Innovazione tecnologica, le province autonome di Bolzano e Trento e la provincia veneta di Belluno, che punta alla nascita della “Dolomiti low emission zone”. L'obiettivo è utilizzare al meglio le risorse digitali disponibili per monitorare il traffico sui passi, per gestirlo al meglio abbassando le emissioni di Co2 attraverso il contenimento della mobilità tradizionale a vantaggio di quella sostenibile.

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Sciatori sulle Dolomiti
Sciatori sulle Dolomiti

Zaia: “Non chiuderemo i passi”

"In piena stagione turistica invernale, come in quella estiva, la grande affluenza di automobili produce un notevole inquinamento dell'ambiente. Ci stiamo ponendo l'obiettivo di risolvere, o quanto meno ridurre, il problema senza pensare a una chiusura dei passi dolomitici che sono storicamente dei ponti tra le valli alpine", spiega il governatore Luca Zaia, che parla di "un grande fratello che approfitterà delle tecnologie digitali per monitorare e programmare, mettendo insieme tutta una serie di dinamiche a cominciare dalla possibile prenotazione". Perché "tutti possono essere capaci di risolvere il problema chiudendo i passi al traffico: questo progetto, invece, raccoglie la sfida di conciliare le esigenze dell'ambiente con quelle del territorio", prosegue.

Cosa prevede il protocollo

Sono sei le azioni previste dal protocollo: la regolamentazione del traffico con sistema digitale; la creazione e la digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio; il rafforzamento del trasporto pubblico locale; l’incentivazione degli impianti di risalita, la spinta della mobilità sostenibile; il miglioramento della qualità della vita e dell'esperienza turistica. Questo vuol dire che, una volta analizzati i flussi, dovrebbe essere possibile introdurre in tempo reale Ztl temporanee, magari usando un sistema di prenotazione del transito.

Entro 30 giorni dalla firma del protocollo, sarà costituito un comitato tecnico che redigerà un piano delle attività e raccoglierà i dati sul traffico veicolare per individuare le misure da mettere in campo e creare una rete di punti di ricarica per i veicoli elettrici. I tecnici proporranno anche soluzioni per regolare i flussi di traffico anche attraverso l'introduzione di limitazioni come zone a traffico limitato o tariffe. "Avere un monitoraggio che parte dalla georeferenziazione dei livelli di traffico è una cosa che ancora mai nessuno ha fatto”, commenta Zaia.

“Significa avere flussi ben codificati, valutare le potenzialità di parcheggi scambiatori finalizzati al massimo sfruttamento di un'intermodalità che comprenda nel progetto di mobilità ogni possibilità dal il trasporto pubblico fino agli impianti di risalita", aggiunge Zaia. "È un lavoro importante che si rivelerà un vero plus in funzione dei Giochi Olimpici invernali del 2026. Per quell'appuntamento mondiale che vedrà protagoniste le Dolomiti, infatti, dobbiamo presentarci con modelli innovativi", conclude il governatore del Veneto.