Veneto, rinaturalizzare il Po: al via la cabina di regia

Obiettivi: tutela dell'habitat, sicurezza idrogeologica e aumento della capacità d'invaso. L'assessore Bottacin: "L'università di Padova nel comitato scientifico"

delta del Po

delta del Po

Veneto, 4 agosto 2021 - "Un progetto davvero strategico, di grandissima importanza per la tutela della biodiversità e il ripristino ambientale del fiume Po, ma anche per garantire ulteriore sicurezza al territorio attraverso la riduzione del rischio idrogeologico".  Lo ha detto l'assessore all'Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin, intervenuto alla prima riunione della cabina di regia per la rinaturalizzazione del Po tenutasi oggi presso la sede dell'Autorità di Bacino.  L'opportunità, che nasce dai fondi stanziati nel Pnrr in cui è stato inserito anche questo progetto collegato al Po per 360 milioni di euro, interesserà un ampio tratto del fiume fino ad arrivare al suo delta in provincia di Rovigo. All'interno di tale progetto sono state individuate una quarantina di aree da rinaturalizzare lungo il corso del fiume, sette delle quali localizzate appunto nel Delta del Po. 

Sicurezza, aumento della capacità d'invaso e habitat

"Una proposta che nasce da Wwf Italia e da Anepla (Ass. Naz. estrattori) - spiega l'assessore - e che è stata da subito condivisa dal  Mite (Ministero della Transizione Ecologica)  con l'Autorità di Bacino del Po nel rispetto della pianificazione delle direttive europee Acque, Alluvioni e Habitat, e con AIPo, l'agenzia regionale che coinvolge le quattro regioni interessate. Tra gli obiettivi anche quello di garantire la sicurezza idraulica lungo l'asta del fiume, attraverso la diminuzione delle sollecitazioni idrodinamiche in corrispondenza delle arginature e con l'aumento della capacità d'invaso". 

Bottacin: "L'università di Padova nel comitato scientifico"

"Nella riunione odierna, in cui ho chiesto e ottenuto che nell'istituendo comitato tecnico scientifico sia inserita anche l'Università di Padova con lo staff del professor D'Alpaos - conclude Bottacin - abbiamo definito il modello organizzativo del progetto che sarà coordinato dal Mite e dall'Autorità di Bacino, con Aipo soggetto esecutore e Anepla e WWF partner. È una sfida importantissima per il territorio che trova il suo punto di forza nel saper far convivere assieme diverse esigenze che rafforzeranno l'ambiente dando nuove opportunità anche a chi vive e lavora sul territorio".