Elezioni 2022, affluenza in Veneto

Urne aperte dalle 7 alle 23. In regione, dovranno essere eletti 48 parlamentari. Scrutini al via subito dopo la chiusura dei seggi

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, vota a San Vendemiano (Treviso)

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, vota a San Vendemiano (Treviso)

Veneto, 25 settembre 2022 - Apertura regolare delle operazioni di voto in Veneto dove sono attive 4.750 sezioni elettorali, suddivise in 563 comuni, tra i primi a recarsi alle urne a Treviso, il presidente della Regione Luca Zaia. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina in tutta la regione per le elezioni politiche. Si potrà votare solo oggi, con chiusura delle urne fissata alle 23, quando cominceranno gli scrutini. I dati dell'affluenza, saranno disponibili alle 12, alle 19 e il definitivo delle 23. 

La corsa al Parlamento

Dopo l'entrata in vigore della norma sul taglio dei parlamentari, il Veneto eleggerà 48 tra deputati e senatori, 26 in meno della passata legislatura. Sono 12 i deputati che saranno eletti con l’uninominale e 20 con il proporzionale per un totale di 32 deputati; mentre sono  5 i senatori con l’uninominale e 11 con il proporzionale per un totale di 16.

Gli elettori Veneti

Alle urne per sono chiamati in Veneto 3 milioni 728 mila elettori per decidere chi guiderà il prossimo Parlamento. Di questi circa 715 mila nella provincia di Padova, 692mila nella provincia di Verona, 669 mila nella provincia di Treviso, 656 mila nella provincia di Vicenza, 649 nella provincia di Venezia, 184mila a Rovigo e 162 mila a Belluno.

In Veneto si potrà votare in 4.750 sezioni elettorali,  888 solo nella provincia di Padova.

Cosa serve per votare

Per votare è necessario recarsi nella sezione elettorale assegnata e indicata sulla tessera elettorale. Insieme alla tessera elettorale con spazi liberi è necessario esibire un documento di riconoscimento.

Come si vota

Il sistema elettorale prevede un mix tra maggioritario (uninominale) e proporzionale (plurinominale). L’elettore al seggio riceverà due schede, una per la Camera di colore rosa e una per il Senato di colore giallo. Su ciascuna, l’elettore potrà votare sia per l'elezione del candidato del collegio uninominale che per l'elezione dei candidati nel collegio plurinominale. Le schede riporteranno i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, per ciascun candidato, il contrassegno della lista collegata o, nel caso di coalizione, i contrassegni di tutte le liste collegate, con a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

L'elettore può segnare con una X il nome del candidato uninominale. In questo caso il voto espresso è esteso anche alla lista, mentre se il candidato si presenta con una coalizione di più liste, il voto viene ripartito tra le liste in modo proporzionale ai voti ottenuti nel collegio. È anche possibile barrare direttamente il simbolo del partito: in questo caso il voto si estende anche al candidato uninominale. In aggiunta, l'elettore può barrare sia il nome del candidato uninominale sia un solo simbolo della lista. Non è possibile il voto disgiunto: il voto viene annullato, perché considerato non valido, se si barra il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella data lista.