Vicenza: la preside chiede decoro, gli studenti scioperano. Donazzan: "Ha ragione lei"

All'indomani dell'alzata di scudi si schiera con la preside dell'istituto Fogazzaro l'assessora regionale all'Istruzione: "Il decoro è parte del modello educativo"

Sciopero studenti Vicenza

Sciopero studenti Vicenza

Vicenza, 4 giugno 2022 - Dopo la protesta degli studenti, l'assessora veneta all'Istruzione Elena  Donazzan, si allinea alla 'battaglia' della preside dell'istituto Fogazzaro di Vicenza, Maria Rosa Puleo, sulla necessità di un abbigliamento consono per entrare in aula. Ieri 3 giugno gli studenti avevano attuato una manifestazione di protesta dopo quanto sarebbe avvenuto all'interno di una classe, nella mattinata del 27 maggio scorso. 

"Non capisco questa alzata di scudi - sostiene  Donazzan  - peraltro guardiamo sempre con ammirazione le scuole inglesi, americane, i college: comunico che lì hanno tutti la divisa". Per l'assessore della giunta Zaia, "la scelta della preside segue quella di altri dirigenti scolastici che hanno dovuto intervenire perchè il tema del decoro è parte del modello educativo, di un approccio che deve essere impostato al rispetto, che passa anche attraverso l'abbigliamento, soprattutto in una società dell'apparenza".  "Oggi questi ragazzi hanno modelli di riferimento che spesso passano più attraverso social e influercer che il corpo docente e la propria famiglia - conclude Donazzan - . Il decoro, quindi un abbigliamento consono al luogo della scuola, che è un luogo dell'educazione, è una istituzione che insegna il rispetto". 

Sciopero studenti Vicenza
Sciopero studenti Vicenza

Studenti in sciopero

Oltre 300 studenti ieri mattina 3 giugno hanno deciso di aderire allo  sciopero indetto al liceo "Fogazzaro" di  Vicenza contro dichiarazioni ritenute "sessiste, grassofobiche e paternaliste" pronunciate dalla dirigente nei confronti di alcune allieve.  I ragazzi, con un'alta percentuale anche maschile, si sono radunati all'esterno della scuola, situata in contrada Burcì nel centro storico della città, hanno partecipato anche i rappresentanti di altri istituti del capoluogo berico, tra cui quelli del liceo Pigafetta e del liceo Quadri. 

Durante la protesta sono stati esposti alcuni striscioni, uno dei quali diceva: "Scioperiamo per il vostro buongusto". All'esterno della scuola si sono susseguiti una serie di interventi da parte dei rappresentanti degli studenti, in cui è stata ribadita l'intenzione di non accettare divieti legati all'abbigliamento. Alcune studentesse avevano raccontato di come la preside le avesse costrette ad alzarsi in piedi per controllare il loro abbigliamento, per poi sanzionare, tramite note disciplinari, chi ritenesse vestita con abbigliamento non adeguato al contesto.