Sequestrano un trafficante per rubare una partita di cocaina: tre arresti

É successo nel Vicentino, dove la vittima è stata minacciata con asce e coltelli. Fuggiti all'estero, i complici sono stati catturati al riento in Italia: fermati all'aeroporto di Bologna e al porto di Civitavecchia

Vicenza, 8 dicembre 2022 – Sequestro di persona, tentata estorsione, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi in concorso. Con queste accuse sono finiti in carcere tre uomini di origine tunisina e da diversi anni residenti in Italia. I gravi reati contestati sono legati al modo della droga del Vicentino, i complici – che dopo il sequestro di persona erano fuggiti all’estero – sono stati arrestati al porto romano di Civitavecchia e all'aeroporto di Bologna, non appena rientrati sul suolo italiano.

Cosa è successo: il sequestro

I fatti risalgono allo scorso 10 giugno, nei comuni di Sovizzo e Brendola, due Comuni della provincia berica: secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, un cittadino marocchino, residente nel Vicentino, venne sequestrato dai tre uomini e portato in un bosco per oltre un'ora, sotto la minaccia di un coltello e asce. Secondo quanto dichiarato in sede di denuncia dalla stessa vittima, che aveva riportato ferite guaribili in 15 giorni, i tre lo accusavano di aver sottratto una grossa partita di cocaina, chiedendogli anche 3mila euro.

La denuncia ha consentito di risalire ai tre tunisini che sono stati arrestati in momenti diversi del 2022, al loro rientro in Italia al porto di Civitavecchia e all'aeroporto di Bologna. Uno di loro si trova ora in carcere, mentre agli altri due sono stati concessi gli arresti domiciliari.