Maltempo in Veneto, Zaia chiede dichiarazione stato di emergenza

Forti grandinate nel Portogruarese e sulle colline trevigiane hanno causato ingenti danni alle coltivazioni, la Coldiretti si è attivata per una prima valutazione dei danni

Una grandinata su un terreno (foto di repertorio)

Una grandinata su un terreno (foto di repertorio)

Venezia, 15 maggio 2021 - “Ho avviato le procedure per la dichiarazione dello stato di crisi per i danni causati dal violento maltempo, dai nubifragi e dalle grandinate che si sono abbattuti su varie zone del Veneto”. Ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook è il presidente della Regione Luca Zaia.

Le aree più colpite sono quelle nel Portogruarese, in provincia di Venezia, e quelle di Castelfranco e di Col San Martino (inclusi i Comuni di Farra di Soligo, Colbertaldo, e Vidor) in provincia di Treviso, ma la grandine, a macchia di leopardo, ha colpito anche altre zone del Veneto.

La valutazione dei danni

Il governatore ha assicurato che firmerà quanto prima il decreto con richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. Un decreto “aperto”, ha assicurato, finché i Comuni non avranno completato il censimento dei danni e la valutazione dell’entità economica.

Per questo motivo, Zaia ha chiesto alla direzione regionale della Protezione civile che tecnici e volontari vengano immediatamente inviati nelle zone colpite per valutare la situazione, intervenire per i primi soccorsi, in costante rapporto con i sindaci dei Comuni interessati, i quali dovranno effettuare i censimenti dei danni a opere pubbliche e privati. 

Coldiretti: perdite milionarie per gli agricoltori

Di “bollettino di guerra” parla la Coldiretti: “In pochi minuti i campi nel Portogruarese sono stati coperti da una coltre bianca di grandine e acqua: 50ml scesi con uno scrocio violento, tanto da lasciare senza parole gli agricoltori, che ancora non si erano ripresi dal maltempo della scorsa settimana. Questo pomeriggio (ieri ndr) la zona maggiormente colpita è stata quella più a nord del Portogruarese in particolare circa 500 ettari tra Pramaggiore e Cinto Caomaggiore”, ha comunicato ieri l’associazione degli agricoltori in una nota.

“I terreni sono ora impraticabili - spiega Michele Terrin, segretario di zona di Coldiretti Portogruaro - ma ci stiamo già attivando per una prima stima dei danni, che purtroppo si prospettano ingenti, segnando vigneti, frutteti e grandi colture e si vanno a sommare a quelli della scorsa settimana”.

“Le avversità sono così intense e improvvise che neanche le reti e gli impianti di protezione resistono all’impatto”, ha concluso l’associazione degli agricoltori.

La gelata di marzo e aprile scorso aveva già causato danni e pesanti perdite di raccolto per la stagione in Veneto.