Maxi evasione fiscale, rete di imprese cinesi sotto inchiesta: sequestri per 22 milioni

Cinquanta milioni di euro di fatturato mai dichiarato da un gruppo di aziende cinesi nel settore dell'abbigliamento. Sequestri e perquisizioni in sei regioni: Veneto, Emilia Romagna, Lazio,Lombardia, Friuli e Toscana

Indagini della Guardia di Finanza

Indagini della Guardia di Finanza

Venezia, 17 febbraio 2022 – Finiti conti correnti, denaro contante, quote societarie, immobili e autovetture. Beni per un valore di 22 milioni di euro sono finiti sotto sequestro preventivo a seguito di un’indagine su una maxi evasione fiscale, messa a segno da imprese cinesi che operano nel settore del commercio di abbigliamento. Aziende che, collegate tra loro, non avrebbero dichiarato reddito per 50 milioni di euro.

Oltre al sequestro, 100 militari delle Fiamme Gialle hanno eseguito 20 decreti di perquisizione in sei regioni, che hanno interessato studi e abitazioni di commercialisti che risulterebbero coinvolti nell'evasione fiscale. Persone residenti nelle province venete di Venezia e Padova, ma anche nelle città di Roma, Milano, Bergamo, Mantova, Pavia, Udine, Pordenone, Bologna, Rimini, Firenze e Prato.

Commercialisti compiacenti

In particolare, i finanzieri hanno individuato una persona di origine cinese, nullatenente e residente in provincia di Venezia, che risulterebbe aver movimentato, in entrata e in uscita, notevoli importi sui conti correnti di varie società che appaiono tra loro collegate, gestite da soggetti di etnia sinica che hanno omesso di dichiarare i redditi prodotti.

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Nel corso delle indagini, sono stati acquisiti notevoli elementi che permetterebbero di quantificare redditi non dichiarati da parte del "gruppo di imprese", per il periodo compreso tra il 2013 e il 2019, pari ad oltre 50 milioni di euro, con un'evasione delle Imposte dirette e dell'Iva pari a circa 22 milioni di euro.

I precedenti

Nei giorni scorsi, è stata messa a segno un'altra operazione per una frode fiscale legata alle mafie pugliesi. Un blitz anti riciclaggio che ha coinvolto dieci regioni, 75 misure cautelari e il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 18 milioni di euro nel corso dell’Operazione “Levante”. Sono, complessivamente, 86 le persone indagate, tra imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali. Coinvolto anche un colonnello della guardia di finanza in servizio a Roma.