Venezia, Mose in funzione: fuori marea e venti alzano l’acqua a quasi 150 centimetri ma la città è all’asciutto

Il maltempo sta colpendo l’alto Adriatico e da giovedì si sono attivate le 78 paratoie alle tre bocche della laguna: in città l’acqua è a 72 centimetri

Venezia, 27 ottobre 2023 – Venezia è all’asciutto nonsotante siano giorni di forte acqua alta. Il Mose sta proteggendo la città lagunare da un'alta marea eccezionale, con forti venti, che sta colpendo l'alto Adriatico. Il sistema di 78 paratoie è in funzione da ieri sera alle tre bocche di porto della laguna.

Mose protegge Venezia da forte acqua alta, sfiorati 150 centimetri ma la città è all'asciutto
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Acqua alta a quasi 150 centimetri

Fuori dalle paratoie, in mare aperto, l'acqua ha sfiorato i 150 centimetri - 148 per l'esattezza - alla barriera sud del Lido (che risente però dell'accumulo sotto costa), mentre ha raggiunto di 144 centimetri - questo il dato ufficiale raccolto del Centro maree - nella piattaforma Ismar-Cnr. Il livello del mare oggi, nelle prime ore della mattina, era sopra il metro e 40, mentre nella laguna interna non si sono superati i 72 centimetri, e la città è all'asciutto.

Condizioni sfavorevoli anche i prossimi giorni

Il nuovo “treno” di acque alte non abbandonerà facilmente Venezia. Dalle carte meteo, spiega il responsabile del Centro maree del Comune, Alvise Papa, permangono condizioni favorevoli al fenomeno almeno fino al 31 ottobre, con sbalzi pressori continui e molto veloci - alternanza di bassa e alta pressione -. Ad influenzare l'alta marea nei prossimi giorni saranno inoltre le onde di “sessa”, le oscillazioni periodiche dell'alto Adriatico, che enfatizzano queste dinamiche.

Il quadro meteorologico

Il quadro meteorologico a scala sinottica, osserva il centro veneziano, è caratterizzato dalla persistenza di un'area ciclonica ad ovest dell'Irlanda dalla quale si sviluppa un flusso di aria fredda in quota, che interessa anche il Mediterraneo settentrionale. Questo flusso, per effetto orografico delle Alpi occidentali, induce la formazione di profondi minimi barici che, transitando sull'Italia forzano, sull'area Adriatica, sia un effetto di barometro inverso locale - con conseguente innalzamento del livello marino - sia dei gradienti barici significativi tra l'Adriatico settentrionale e quello meridionale, associati a venti da sud/sud ovest. “Gli effetti di tale configurazione meteo - aggiunge Papa - si sommano ai valori particolarmente alti della marea astronomica di sizigia di questi giorni".

Il record del 22 novembre 2022

Per domani, 28 ottobre, è prevista al mattino un'altra punta di marea tra i 125 e 140 centimetri. L'acqua alta di oggi (144 centimetri), classificata come "eccezionale”, non è un record per questa fase della stagione. Anche recentemente, il 22 novembre 2022, si era toccata una massima di 173 centimetri, mentre i 140 cm erano stati raggiunti anche l'8 dicembre del 2020.