
Attesa la sentenza per l'omicidio a Mestre di Stefano Nardelli
Mestre (Venezia), 20 maggio 2024 – É stata pronunciata oggi pomeriggio la sentenza del processo sull’omicidio di Mestre della scorsa estate, l’uccisione del 32enne Stefano Nardelli lo scorso 9 agosto all’interno di un ascensore in un palazzo di via Rampa Cavalcavia. La Corte d'Assise di Venezia ha confermato il reato di omicidio aggravato dalla crudeltà, attenuanti equivalenti, condannando i cugini moldavi Rasu rispettivamente a 24 anni Radu e a 21 Marin per aver ucciso il 32enne con percosse a mani nude. La Corte, presieduta da Stefano Manduzio, ha stabilito anche una provvisionale di 150.000 euro a ciascuno dei genitori della vittima, costituiti parte civile. La camera di consiglio è durata circa 2 ore. La richiesta del pm Stefano Buccini era stata, rispettivamente, di 26 e 21, per i due imputati. La difesa dei due cugini moldavi, avvocati Giorgio e Luca Pietramala, si è riservata di ricorrere in Appello una volta pubblicata la sentenza. L'omicidio fu il frutto di un fatale errore.
L’omicidio
Nardelli era entrato nella casa dei due cugini, Radu di 32 anni, Marin di 35 anni, per un errore, mentre cercava un altro appartamento. Ma la svista fu fatale, perché dopo aver trovato la porta socchiusa, che Nardelli pensò fosse quella dell'appartamento di una donna, entrò invece in casa dei due uomini, che reagirono violentemente. Nardelli tentò la fuga prendendo l'ascensore, ma i due lo raggiunsero nella cabina, e lo massacrarono di pugni.