Operazione antibracconaggio sul Delta del Po: munizioni al piombo nelle aree protette

Nove persone sono state denunciate tra Venzia e Rovigo. Sequestrati 10 fucili, richiamo acustici e 50 uccelli uccisi illegalmente dai cacciatori

Operazione antibracconaggio sul Delta del Po

Operazione antibracconaggio sul Delta del Po

Venezia, 29 gennaio 2024 – Operazione antibracconaggio sul Delta del Po: nove persone denunciate in due giorni di controlli tra la laguna di Venezia e la zona fluviale di Rovigo. Sequestrati 10 fucili con munizioni al piombo, 50 esemplari morti di uccelli, un'imbarcazione usata per la caccia di frodo e cinque richiami acustici a funzionamento elettromagnetico per attirare gli animali.

È il bilancio dell’operazione congiunta tra i carabinieri Cites, la polizia metropolitana di Venezia e quella provinciale di Rovigo, in collaborazione con le associazioni ambientaliste Cabs e Lipu. Tra i denunciati, sei cacciatori veneziani e tre rodigini.

L’operazione

Due giorni di controlli antibracconaggio. Nel weekend, i carabinieri hanno perlustrato il Delta del Po palmo a palmo, alla ricerca dei cacciatori di frodo. È un’operazione che viene messa a segno ogni anno per reprimere fenomeni di bracconaggio nell'area del Delta del Po e nella Laguna di Venezia, territori all'interno della ‘Rete Natura 2000’, tra le più importanti zone umide a livello internazionale per la conservazione degli uccelli acquatici.

Munizioni al piombo

Sono state effettuate perquisizioni che hanno portato a sanzioni amministrative per il superamento del numero di esemplari del carniere (la selvaggina uccisa in una battuta di caccia) e per l'utilizzo delle munizioni al piombo, vietate all'interno delle aree lagunari e delle aziende faunistiche venatorie private.

Delta del Po: zona a rischio

Il Delta del Po è uno dei sette ‘black spot’ individuati dal ‘Piano d'Azione Nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici’, ovvero quei punti caldi del bracconaggio italiano che vedono impegnati numerosi militari del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari in specifiche campagne anti bracconaggio a tutela del patrimonio avifaunistico dello Stato.

Nove indagati: i reati

Le ipotesi di reato a carico degli indagati sono di caccia con mezzi non consentiti e attività venatoria da natante non ancorato.