San Stino, Halloween ‘vietato’ dal parroco esorcista: “È culto dell’orrore”

Nel Veneziano, don Alberto lancia un appello ai parrocchiani: “Rifiutate la cultura del diavolo”. Il 31 dicembre, chiesa aperta per accendere “una luce nella notte”

Halloween (foto d'archivio)

Halloween (foto d'archivio)

San Stino (Venezia), 25 ottobre 2023 – Parroco esorcista si scaglia contro la festa più orrenda dell’anno: “Halloween? No grazie!”. Succede a San Stino, nel Veneziano. “È grave abituare le nuove generazioni al culto dell’orrore e della violenza. Rifiutiamo questa cultura del vuoto, del diavolo, della paura mascherata da modernità e del consumismo”, spiega don Alberto Arcicasa nel bollettino parrocchiale.

E don Alberto, esorcista della diocesi dal 2012, alza il tiro e propone ai parrocchiani una serata diversa: l’adorazione silenziosa in chiesa. Il 31 ottobre, la chiesa di Santo Stefano resterà aperta fino alle 22 per accendere “una luce nella notte”.

Rapporto Aie: “Non è frutto di fantasia”

Esperto in materia di spiriti e ombre dell’Aldilà, don Arcicasa è membro dell’Associazione Internazionale Esorcisti (Aie). “Nel blog dell’Aie si possono trovare molti contributi su esoterismo e occultismo, anche su Halloween. Sono apporti seri e non il frutto di fantasia”, dice il prete. E alle famiglie che stanno già organizzando il tour ‘dolcetto o scherzetto’, incalza: “La serenità e la crescita nella verità dovrebbero stare a cuore ad ogni genitore”.

“Grave abituare i ragazzi al culto dell’orrore”

Niente zucche e vampiri a San Stino, il prete esorcista invita i parrocchiani a “scegliere la luce, l’amore, la bellezza di sapere che siamo amati da Dio”. Una festa pagana dal sapore gotico che si esalta i fantasmi e le entità mostruose. “Halloween nel giro di un decennio si è infiltrato in diversi settori della nostra società”, continua don Alberto.

“Anche il mondo della scuola non è immune. Se il mostruoso diventa carino, il terrificante piacevole, il ripugnante esaltante, il demoniaco simpatico, il passaggio successivo è la perdita della demarcazione tra ciò che è bene e ciò che è male”.

“È grave abituare le nuove generazioni al culto dell’orrore e della violenza – sottolinea il parroco di San Stino – e rendere normali e divertenti figure orride e ripugnanti come fantasmi, vampiri, streghe e demoni con la finta motivazione di esorcizzare e superare la paura della morte”.