Venezia, la protesta pacifica dei pescherecci contro i limiti imposti dalla UE

Una trentina le imbarcazioni, scortate dai mezzi di Guardia Costiera, Finanza e Carabinieri, che si sono fermate davanti alla sede della Capitaneria di porto del capoluogo veneto

I pescherecci

I pescherecci

Venezia, 12 Giugno 2021 - Lo avevano promesso e così è stato. Questa mattina è andata in scena nelle acque del Canale della Giudecca, a Venezia, la manifestazione di protesta dei pescherecci della provincia lagunare, per contestare il prolungamento del fermo pesca imposto dalle nuove regole della Commissione Europea. Ad accompagnare le circa trenta imbarcazioni, c'erano i mezzi di Guardia Costiera, Finanza e Carabinieri.

La protesta

Sono entrati nella Serenissima con i motori accesi e a sirene spiegate e, dopo aver attraversato il canale della Giudecca, si sono fermati alle Zattere, davanti alla sede della Capitaneria di porto. Sono restati lì i pescherecci, in silenzio, nel giorno dello sciopero nazionale della pesca, promosso dal Coordinamento dei pescatori dell'alleanza delle cooperative italiane, che vuole così mantenere alta l'attenzione sulle difficoltà che il prolungamento del fermo pesca crea alle famiglie che di questo lavoro vivono.

"Lo scenario che abbiamo di fronte è molto grave - aveva dichiarato ieri anticipando la protesta Emanuele Mazzaro, amministratore unico di Sst spa e direttore del Mercato Ittico all'ingrosso di Chioggia -: la pesca italiana rischia concretamente di subire un colpo mortale che può far collassare attività che fino ad oggi sono state emblema stesso di un territorio vasto e su cui si è investito sempre poco".

Si tratta comunque di una protesta pacifica, che vuole ricordare come le normative stringenti sull'attività ittica stiano rischiando di mettere in ginocchio un settore già provato.