Marco Zennaro torna libero, Zaia: "La fine di un incubo"

L'imprenditore veneto sarà in Italia mercoledì, dopo quasi un anno di detenzione in Sudan

Marco Zennaro con il padre subito dopo la scarcerazione (foto da Twitter)

Marco Zennaro con il padre subito dopo la scarcerazione (foto da Twitter)

Veneto, 7 marzo 2022 - Torna libero l'imprenditore veneziano detenuto in Sudan, Marco Zennaro, dopo un anno di carcere. 

In serata, dopo le parole riferite da Cristiano Zennaro, papà di Marco - al sito della Nuova Venezia - "lo aspettiamo a casa mercoledì 9 marzo" - è stato il governatore veneto Luca Zaia a rompere gli indugi, anticipando ciò che dovrebbe accadere: "Sta per finire un incubo durato troppo - ha detto Zaia - La notizia che ci ha dato papà Cristiano che suo figlio Marco Zennaro tornerà libero in Italia mercoledì prossimo è di quelle che tutti aspettavamo".

Fino al pomeriggio, però, anche il fratello di Zennaro, Alvise, aveva preferito non dire nulla e aspettare le comunicazioni ufficiali della Farnesina. Le svolte 'definitive' poi frustrate dai continui rinvii della giustizia sudanese sono state del resto molte in questi 12 mesi. Ma ora si sa che al Tribunale di Khartoum è ormai arrivata all'ultimo passo la ratifica dell'accordo economico per il rilascio di Zennaro. Una libertà messa a listino per 200.000 euro, reperiti con una raccolta di fondi promossa da Unioncamere Veneto, a cui hanno partecipato imprenditori e associazioni di categoria, oltre, a livello personale, da Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia L'importo dell'accordo per la liberazione sarebbe da un bozza di intesa a cui ha lavorato in questi mesi l'Ambasciata italiana in Sudan, in collegamento con l'Unità di crisi della Farnesina. Dovrebbe quindi trattarsi di una soluzione soluzione extragiudiziaria.

Marco Zennaro è stato assolto in tre procedimenti penali, ma ha pendente l'appello di una causa civile, nella quale i suoi referenti sudanesi lo hanno accusato aver consegnato una partita di trasformatori difettati. Ora serve che l'accordo venga firmato, e a quel punto Zennaro potrà prendere l'aereo per l'Italia. «Zennaro ha vissuto una vicenda ai limiti dell'inverosimile - conclude Zaia - con un lungo periodo di detenzione durissima. Tutti ricordiamo i suoi appelli accorati e in tanti ci siamo dati da fare perché tornasse a casa. Ora il momento è arrivato».