Venezia, giro di prostituzione nei centri massaggi: indagata 36enne

Le indagini della polizia sono partite dalle segnalazioni dei cittadini: sequestrate due attività a San Donà di Piave ed Eraclea. Per la titolare il gip dispone l’obbligo di dimora

Un centro massaggi, foto d'archivio

Un centro massaggi, foto d'archivio

Venezia, 14 maggio 2021 – Un giro di prostituzione all’interno di due centri massaggi di San Donà di Piave ed Eraclea. Lo ha scoperto la Squadra Mobile della Questura di Venezia, che oggi ha sequestrato le due attività su ordine del gip del Tribunale del capoluogo veneto.

Le indagini sono partite lo scorso settembre dopo le segnalazioni di alcuni cittadini. Dall’inchiesta è emerso che entrambi i centri massaggi erano gestiti dalla stessa persona, una donna di 36 anni, indagata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per lei il gip ha disposto l’obbligo di dimora e quello di presentazione alla polizia giudiziaria.

Indagata la titolare dei centri massaggi

L’operazione della Mobile, coordinata dalla Procura di Venezia, ha permesso di scoprire che la 36enne, sebbene fosse la titolare, risultava formalmente registrata come dipendente di uno dei centri massaggi. Qui, sostiene l’accusa, costringeva alcune giovani a vendere il proprio corpo, curando in prima persona il business della prostituzione.

Infatti, l’indagata pubblicizzava l’attività sul web pubblicando le foto delle ragazze ritratte in abiti succinti e in posizioni sessualmente esplicite. Ed era sempre lei a contrattare con i clienti il prezzo dei “servizi” offerti, regolati da un preciso tariffario: da 50 euro per delle prestazioni a sfondo erotico a 100 euro per un rapporto sessuale completo.