Rischi di stabilità sismica, chiusa la Facoltà di Agraria

Trasferiti tutti gli studenti

Gli studenti di Agraria impacchettano i loro libri (Antic)

Gli studenti di Agraria impacchettano i loro libri (Antic)

Ancona, 25 marzo 2015 - Colonne portanti della facoltà di Agraria della Politecnica delle Marche fuori norma per la vulnerabilità sismica, chiuso l’edificio principale e attività didattica spostata ad Ingegneria. Difficile stabilire quando durerà il disagio per l’intera facoltà, ma c’è già chi ventila tempi piuttosto lunghi, almeno sei mesi. Dai controlli di routine effettuati alcuni giorni fa, sarebbero emerse delle anomalie strutturali all’interno delle colonne portanti dell’edificio principale della facoltà. In realtà non si tratterebbe di anomalie che prevedono crolli o cedimenti imminenti; piuttosto dai carotaggi effettuati le anomalie sarebbero di natura normativa. La sede di Agraria è stata realizzata all’inizio degli anni ‘80 per accogliere l’allora facoltà di medicina distrutta dalla frana di Posatora.

Nel frattempo i criteri di realizzazione degli edifici sono cambiati, da qui la necessità di regolarizzare la posizione normativa da parte dei vertici accademici dorici.Se le indagini tecniche evidenzieranno delle carenze importanti, l’ateneo potrebbe addirittura rivedere l’intera costruzione. Demolirla e ricostruirla, con costi esorbitanti. La prospettiva più indolore sarebbe l’adeguamento strutturale con tecniche e materiali senza necessariamente stravolgere la parte architettonica. Dopo i carotaggi sulle parti portanti dell’edificio e l’emersione delle anomalie, lunedì pomeriggio dalla segreteria di facoltà sono partiti sms e mail diretti a tutti gli strudenti iscritti in cui si rendeva noto il disagio, limitato allora solo per le giornate di lunedì e ieri. «Gli studenti coinvolti nel cambio di aule sono stati informati con un primo messaggio personale per e-mail a cui è seguito un sms» afferma il Magnifico Rettore, Sauro Longhi. Spostate le segreterie studenti e gli uffici, chiuso il bar con le due bariste che rischiano di restare senza lavoro.