Chikungunya a Jesi, colpito un uomo che era stato in vacanza a Anzio

L'uomo è già stato dimesso. Disinfestazione in ospedale a Fabriano

L'ingresso dell'ospedale

L'ingresso dell'ospedale

Jesi, 16 settembre 2017 - Dimesso dall‘ospedale Profili di Fabriano l’uomo residente nello Jesino che era stato ricoverato per alcuni giorni nella struttura sanitaria fabrianese dopo avere contratto la Chikungunya, ovvero la patologia trasmessa dalle punture di zanzare infette.

Il quadro clinico del paziente negli ultimi giorni era stato caratterizzato da febbre piuttosto elevata che i medici sono riusciti prima a tenere sotto controllo e poi a debellare con adeguate terapie ed un costante monitoraggio. Ora le sue condizioni di salute sono decisamente migliorate, da qui la decisione di fargli lasciare l’ospedale e tornare a casa per un periodo di convalescenza prima di poter riprendere la vita di tutti i giorni senza particolari limitazioni.

Probabile che la malattia sia stata contratta nelle scorse settimane quando l’uomo si era recato per una vacanza ad Anzio. Nel Lazio, infatti, in questo periodo sono ormai quasi una trentina i casi di Chikungunya, di cui alcuni proprio nella località poco distante dalla capitale.

Chikungunya, tre casi ad Anzio. Stop a donazioni di sangue

Tutto, insomma, lascia presagire che il contagio sia avvenuto tramite la puntura di una zanzara durante il soggiorno in terra laziale, in ogni caso l’Asur territoriale si è subito attivata sul fronte della prevenzione per far sì che il caso resti isolato. E‘ stata, infatti, ordinata da parte dell‘istituto zooprofilattico nella zona della residenza dell’uomo (che non è donatore di sangue) la cattura delle zanzare adulte. Al tempo stesso già ieri sera è iniziata la disinfestazione nell’area attigua all’ospedale fabrianese che proseguirà anche stanotte e in quella successiva. «Il trattamento – si legge in una nota dell‘ufficio comunicazione del Comune di Fabriano – riguarda l’area con un raggio di 200 metri di distanza dall’ospedale e viene effettuata dalle 2,30 alle 5».