Ancona, viaggiavano con mezzo chilo di hashish in auto. Presi

La coppia ha tentato di gettare i 42 ovuli dal finestrino ma è stata 'pizzicata’ dai carabinieri. Entrambi sono stati arrestati

Ovuli di hashish (foto Ansa)

Ovuli di hashish (foto Ansa)

Ancona, 10 dicembre 2017 - Corrieri della droga viaggiavano in autostrada con 520 grammi di hashish: a fermare la coppia sono stati i carabinieri. I due , entrambi 37enni di nazionalità marocchina, sono stati scoperti grazie a una campagna di controlli straordinari del territorio. Ieri pomeriggio i carabinieri della compagnia di Ancona hanno allestito posti di blocco alle uscite dei caselli autostradali in virtù del maggior numero di autoveicoli che sono giunti nel capoluogo marchigiano, in considerazione anche degli eventi organizzati quest’anno in città. Nel corso di un posto di controllo serale, tra le autovetture fermate e controllate, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ancona ha intimato l’alt, nei pressi dell’uscita del casello autostradale di Ancona Sud, a una Jeep Grand Cherokee con a bordo i due marocchini, un uomo ed una donna. All’atto del controllo la coppia si è mostrata alquanto preoccupata.

I loro sguardi impauriti, quasi a sperare di esser lasciati andare via quanto prima confidando magari in un semplice controllo di routine, non passavano inosservati ai militari. I due avevano ormai intuito che di lì a poco si sarebbe passati anche ad un controllo del veicolo e nell’attimo prima di scendere dall’autovettura, con la speranza di non esser visti, approfittando anche della zona buia e dell’orario, hanno gettato alcuni involucri dal finestrino, precisamente dal lato del guardrail che costeggia la strada in uscita dal casello. Il lancio è stato però notato in diretta dai militari che ormai avevano visto nella coppia qualcosa di strano.

Quanto gettato è stato subito recuperato dai militari: si trattava di 42 ovuli di hashish da 10 grammi l’uno e di un panetto da 100 grammi della medesima sostanza stupefacente. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di recuperare una somma contanti di 15mila euro sottoposta a sequestro in quanto ritenuta provento dell’attività illecita. Per l’uomo di anni 37 si sono così aperte le porte del carcere di Montacuto mentre la donna è stata accompagnata al penitenziario femminile di Villa Fastiggi.