Pokemon Go, gioca e rischia di finire nel porto canale

Senigallia, ragazzino salvato dalle urla di alcuni pensionati

A Senigallia un ragazzo ha rischiato un incidente giocando a Pokemon Go (Foto d'archivio)

A Senigallia un ragazzo ha rischiato un incidente giocando a Pokemon Go (Foto d'archivio)

Senigallia (Ancona), 29 luglio 2016 - Pokemon Go rischia di fare altri danni anche nella nostra provincia: per catturare la «creatura» virtuale, infatti, è quasi caduto nel porto canale di Senigallia, ma il giovane è stato salvato dalle grida di due anziani. I rischi per i giocatori di questa moda del momento sono stati resi noti dall’esposto che il Codacons ha presentato pochi giorni fa, contro la app, che in brevissimo tempo si è trasformata in una vera e propria mania. Secondo il Codacons, infatti, il giocatore verrebbe distratto dalla dovuta attenzione alla strada e a chi vi circola.

Ma veniamo ai fatti. Erano in pochi ieri mattina lungo il porto canale: qualche anziano ciclista e i soliti frequentatori del porto che ogni giorno si danno appuntamento sulla banchina per scambiare quattro chiacchiere. Un gruppetto di pensionati che ieri ha evitato che un giovane finisse in acqua per seguire le indicazioni del cellulare. Il ragazzo, con gli occhi incollati al telefonino, camminava spedito in attesa di sparare le «Pokeball» per catturare il Pokemon, quando, ad evitare il peggio, le urla dei pensionati gli hanno evitato un bagno in porto. Il ragazzo era a circa mezzo metro dall’acqua quando due uomini hanno iniziato a gridare: «Ehi attento, stai cadendo, fermati. Attento, attento». Per un attimo il giovane ha alzato gli occhi dal telefonino e si è reso conto di essere ad un passo dall’acqua. Raggiunto dai suoi salvatori, ha spiegato loro di essersi distratto per seguire la app di «Pokemon Go» e ha proseguito la sua partita, nella speranza di catturare il Pokemon.

«Era chiaro che non si volesse buttare – spiega Mauro Ceccarelli, pensionato – Non c’era molta gente, abbiamo visto il ragazzo camminare fino a raggiungere il ciglio della banchina, stava per cadere, così io e il mio amico ci siamo messi a gridare ‘Attento, stai cadendo, fermati’. Per fortuna ha capito che ci riferivamo a lui. Non avremmo potuto fare altro, per raggiungerlo non ci sarebbe stato tempo. Gli abbiamo chiesto se si sentiva bene, lui ha detto di sì, ci ha spiegato che stava giocando con il cellulare e che era tutto apposto. Se n’è andato sempre guardando il telefonino, speriamo abbia anche guardato di più la strada».

Quella di Pokemon Go è una vera e propria mania che sta contagiando soprattutto i più giovanissimi. Proteste in alcuni stabilimenti balneari dove giovani, incuranti dei bagnanti, sono saliti in piedi sui lettini nella speranza d’individuare meglio la creatura da catturare tra gli ombrelloni della spiaggia. La caccia alle «creature» è aperta anche in centro storico dove alcuni negozianti hanno lamentato la presenza di giovani entrati negli esercizi alla ricerca di Pokemon. E’ caccia ai mostriciattoli anche nei parcheggi dei centri commerciali dove agli automobilisti non è sfuggita la presenza dei giocatori che si aggiravano tra le auto in sosta fuori dal centro commerciale «Il Molino».