Prende a sprangate i colleghi. “Volevano il pizzo”

“Ero l’ultimo arrivato, ma mi sono rifiutato”. Arrestato un giovane camionista

Polizia, una Volante della Questura di Ancona

Polizia, una Volante della Questura di Ancona

Ancona, 1 dicembre 2015 - La cena tra camionisti vicino al Mandracchio finisce a sprangate. In ospedale con la testa fracassata e 40 giorni di prognosi è finito un 35enne bulgaro, mentre è stato arrestato l’aggressore, un connazionale di 31 anni, Nikolay Manchev, che sabato era arrivato ad Ancona per il suo primo giorno di lavoro.

Il giovane, difeso dall’avvocato Cristina Bolognini, ribatte alle accuse, dicendo di essere lui stesso vittima di nonnismo e razzismo: «Mi avevano chiesto il ‘pizzo’ perché ero l’ultimo arrivato, siccome non pagavo mi hanno picchiato e ho usato la spranga per difendermi – ha detto Manchev –. Ce l’avevano con me anche perché ho la carnagione scura».

Il 31enne dovrà affrontare il processo il prossimo 16 dicembre e, nel frattempo, non potrà restare ad Ancona: il giudice, nel convalidare l’arresto, ha emesso un divieto di dimora nel capoluogo. Diversa la versione fornita ai poliziotti dagli altri camionisti: hanno riferito che, domenica sera attorno alle 20, in quattro si erano ritrovati nell’area portuale del Mandracchio dove, tirato fuori un tavolino da picnic, avevano deciso di cenare insieme dividendo le provviste.

Un quadretto quasi bucolico che sarebbe stato rovinato da Manchev: il 31enne sarebbe arrivato, avrebbe insultato i commensali e poi sarebbe salito sul camion. Quando il collega 35enne si è avvicinato allo sportello, apostrofandolo per la maleducazione, lui per tutta risposta avrebbe tirato fuori la spranga e lo avrebbe colpito, per poi allontanarsi.

A rintracciarlo sono stati poi gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Ancona. Ieri l’arrestato ha potuto dare la sua versione al giudice Francesca Betti: ha detto che già nel pomeriggio era stato malmenato dai colleghi, che pretendevano che versasse una sorta di tangente. In cambio gli altri camionisti avrebbero parlato bene di lui al datore di lavoro. Lui si sarebbe rifiutato e per questo sarebbe stato malmenato, tanto che era stato costretto a chiamare una prima volta la polizia. Domenica sera, quando il collega, molto più grosso di lui, si è avvicinato per aggredirlo, si sarebbe difeso con la spranga e poi sarebbe allontanato per non essere accerchiato dagli altri.