Video porno con bambini, arrestato insospettabile

Falconara, 62enne di Castelferretti finisce in manette

Polizia postale

Polizia postale

Falconara Marittima (Ancona), 18 giugno 2015 - C’è anche un falconarese, residente a Castelferretti, tra le persone finite agli arresti martedì pomeriggio per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Roma. Gli ordini di perquisizione e di arresto sono stati eseguiti dalla Polizia postale, che ha portato avanti le indagini attraverso le quali è stato possibile ricostruire una fitta rete di utilizzatori di materiale pornografico con i minorenni protagonisti, scaricato da internet da siti specializzati e poi diffuso sempre attraverso il web, strumento indispensabile per condividere documenti e informazioni utilizzato, purtroppo, come in questo caso, anche in maniera iniqua e illegale.

L’operazione, che era stata avviata nei mesi scorsi, è stata ribattezzata ‘Ygor’. Nelle Marche l’indagine ha coinvolto tre persone, tutte apparentemente insospettabili: un uomo residente in provincia di Macerata, uno in provincia di Pesaro Urbino ed uno, appunto, nell’Anconetano. Gli agenti della Polizia postale di Ancona si sono presentati martedì pomeriggio a casa del castelfrettese, un pensionato di 62 anni, ed hanno passato al setaccio il contenuto della memoria fissa del computer ed una serie di supporti informatici. Il 62enne è stato trovato in possesso di circa 300 filmati, dai contenuti a dir poco espliciti: le immagini mostrano ragazzini che compiono atti sessuali, fotogrammi proibiti di cui è vietata non solo la produzione, ma anche il possesso. Proprio la detenzione delle immagini (e non la produzione) è costata al 62enne l’arresto, oltre naturalmente al sequestro del materiale.

I dettagli dell’inchiesta saranno resi noti nei prossimi giorni, quando saranno completate le perquisizioni nei domicili di tutti gli indagati, residenti in tutta Italia. L’operazione della Polizia postale di Ancona, che si è occupata dell’indagato falconarese, è passata quasi inosservata a Castelferretti: i residenti non hanno notato l’arrivo degli agenti, arrivati su disposizione della Procura di Roma. In genere inchieste simili lasciano con l’amaro in bocca i conoscenti degli indagati, dato che si tratta spesso di persone insospettabili. Le Marche erano state scosse da un’altra inchiesta sulla pedopornografia anche nel luglio scorso, quando la Procura di Venezia ordinò 26 perquisizioni in tutta Italia nell’ambito di un’inchiesta che aveva toccato anche altre 10 nazioni.