"L’estate anomala e la mosca, ‘stagionaccia’ per l’olio nuovo"

Il maltempo e gli attacchi del parassita hanno rovinato i raccolti

Raccolta olive (fotowebnaz)

Raccolta olive (fotowebnaz)

Ascoli Piceno, 16 ottobre 2014 - Ottobre, da sempre, è il mese dedicato alla raccolta delle olive e alla produzione dell’olio nuovo. Peccato, però, che la pioggia caduta in abbondanza sul territorio nel corso di una delle estati più insolite degli ultimi anni abbia letteralmente falcidiato i raccolti per gli agricoltori del Piceno, con un calo che ammonta addirittura al 60 per cento rispetto ai numeri che hanno caratterizzato il 2013. Di conseguenza, è aumentato in maniera esponenziale anche il prezzo dell’olio, che in questi giorni viene venduto a nove euro al litro, con un rincaro pari a circa il 30 per cento, considerando il fatto che lo scorso anno il costo ammontava a sei euro per ogni litro.

«Purtroppo, il clima che ha contraddistinto i mesi estivi è stato davvero ‘micidiale’ per quanto riguarda le olive — spiega, a tal proposito, Domenico Fratoni, titolare insieme al fratello Giovacchino dello storico oleificio che si trova a Brecciarolo e tra i principali produttori di olio della provincia picena — Noi, ad esempio, ci siamo dovuti rivolgere ad alcune aziende del basso Molise per poter lavorare, perchè nel nostro territorio la raccolta delle olive sta andando malissimo. Alcuni, in realtà, non hanno ancora cominciato, ma sfido qualsiasi agricoltore della zona a dirsi soddisfatto del proprio raccolto». Ad aggravare la già disastrata situazione, inoltre, ci ha pensato anche la mosca olearia, in quanto sono stati in pochi coloro che sono riusciti nell’impresa di contrastarla.

«Questo parassita lascia le proprie larve sulle piante di ulivo a nutrirsi proprio delle olive — prosegue Fratoni — e non è affatto semplice prevenirne gli attacchi. Purtroppo, anche la mosca ha contribuito, seppur indirettamente, all’innalzamento dei prezzi. D’altronde, noi produttori di olio non abbiamo potuto evitare in alcun modo l’aumento del costo dell’olio nuovo, perchè siamo stati costretti a spendere di più per la sua produzione. In molti ci hanno chiesto l’olio vecchio, magari per risparmiare un pò — conclude il titolare dell’oleificio di Brecciarolo — ma francamente non ne vale la pena, perchè dopo un anno l’olio perde molte delle sue caratteristiche principali. Stiamo lavorando duramente da dieci giorni, ormai, e speriamo che, anche se i prezzi sono un pò più alti del solito, la gente non rinunci ad acquistare un prodotto di qualità».