Viale Vellei, alberi potati: insorge Legambiente

Gli ambientalisti: "La procedura è sbagliata"

La potatura di un albero

La potatura di un albero

Ascoli-Piceno, 30 marzo 2015 - Anche a un occhio poco esperto, come quello di un normale cittadino, non è sfuggito il fatto che negli ultimi tempi diversi viali cittadini siano stati ‘spogliati’ per via degli interventi di potatura degli alberi che li delimitano ai lati. Una procedura normale a primavera, ma che secondo alcuni non è stata eseguita in maniera corretta. Ad intervenire in un comunicato stampa è la sezione locale di Legambiente, che più in generale contesta i recenti interventi su piante e giardini effettuati dall’amministrazione comunale.

«Assistiamo a una serie di potature e di tagli indiscriminati. Dopo aver letteralmente massacrato i poveri ippocastani di viale Vellei, dopo il taglio assolutamente ingiustificato di un cedro in piazza Immacolata e di un bellissimo ippocastano che aveva più di cinquant’anni – e non era affatto malato – a Campo Parignano, ci chiediamo attoniti e sgomenti quali saranno le prossime vittime delle motoseghe del Comune. La città sembra in preda ad una vera e propria smania di distruggere il nostro patrimonio arboreo. Non si può rovinare un bellissimo viale alberato come Viale Vellei capitozzando i poveri ippocastani, oltretutto in un periodo in cui stanno germogliando. Ma con tutti gli agronomi che ci sono ad Ascoli, possibile che nessuno abbia niente da dire?».

Secondo Legambiente, inoltre, in alcuni casi la rimozione degli alberi può perfino essere pericolosa per il terreno. «Le piante con i loro rami e le loro radici svolgono un’importantissima azione mitigatrice del dissesto idrogeologico. Basta vedere cosa è accaduto in via Adriatico dopo che sono stati tagliati alcuni alberi: sta crollando tutto. Se il comune continua a tagliare le piante, i versanti continueranno a franare e la prossima estate moriremo di caldo. Si approfitta dell’allarme che c’è stato durante il maltempo per alcuni alberi caduti sulla carreggiata per compiere l’ennesima strage». Legambiente annuncia che non starà guardare.

«Chiediamo ufficialmente all’amministrazione una copia dell’ordinanza sindacale o della perizia di un esperto agronomo. Devono dimostrare con documenti ufficiali che c’era un’effettiva necessità di tagliare queste piante. Da tempo ripetiamo che è necessario elaborare un nuovo Piano del Verde che preveda la valorizzazione del verde pubblico. Questo avrebbe dovuto fare il nuovo Prg, invece di prevedere l’ennesima colata di cemento sulla città. Ma anche la Regione Marche ha le sue colpe, togliendo le competenze dei tagli in ambito urbano alla Forestale per affidarle ai comuni. Siamo pronti a sostenere quei candidati alle Regionali che si impegneranno, se eletti, a cancellare immediatamente questa Legge».