Cultura, l’assessore Ronchi: “Un milione in meno di budget, ma reggiamo“

Olbiettivo del Comune, non ridurre la programmazione e i servizi. Sul teatro Comunale: “Gli ridaremo un’anima popolare“

L’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Alberto Ronchi (Foto Dire)

L’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Alberto Ronchi (Foto Dire)

Bologna, 5 febbraio 2015 - Ammonta a sette milioni di euro la cifra che il Comune di Bologna destinera’ alla cultura nel bilancio 2015, comprensiva di 2,6 milioni di entrate di cui 1,6 derivanti dalla tassa di soggiorno. A questo, in realtà, vanno aggiunti 1,8 milioni pari al saldo del prestito fatto nel 2014 al Teatro comunale. Si arriva cosi’ a 8,8 milioni. Sono i dati forniti oggi in commissione dall’assessore Alberto Ronchi.

Come annunciato nella presentazione dello schema di budget, al pari degli altri assessorati anche Ronchi avrà meno risorse (-9% per tutti) a disposizione rispetto al 2014: il preventivo era di 9,676 milioni (con pari entrate), dunque si parla di una sforbiciata di circa 900.000 euro. Ancora più distante la cifra effettivamente spesa a consuntivo 2014: poco piu’ di 11 milioni (2,9 le entrate), comprensivi degli interventi di un certo peso a favore del Comunale (2,2 milioni) e dell’Ert (1,5 milioni; sul 2015 cade l’ultima tranche da 300.000 euro).

Dove incideranno i tagli? “Abbiamo un sistema e un bilancio abbastanza rigidi, dobbiamo intervenire principalmente sulle nostre istituzioni- spiega l’assessore, a margine della seduta- quindi musei, biblioteche e Cineteca”. Ma Ronchi si dice “abbastanza tranquillo, perché abbiamo fatto un lavoro molto importante di riorganizzazione del sistema” e affrontato “in tempo” nodi che oggi non sarebbe più possibile sciogliere: un elenco che spazia dal Comunale all’Arena del sole (“Se non fossimo intervenuti quando serviva, oggi con questa situazione economica-finanziaria chiuderebbe”), passando per Duse, Istituzione musei e Fondazione Cineteca. Una logica di “innovazione strutturale” che oggi paga, rivendica Ronchi: “Senza Arena e Comunale non saremmo in B ma in C, come la mia Spal”. E soprattutto, e’ proprio grazie a questo lavoro che oggi “siamo in grado di sostenere i tagli”.

Nonostante i tagli, l’assessore assicura che “manterremo la nostra programmazione” senza ridurre offerta e servizi. Questo sapendo che, nell’ottica di budget “dinamico” adottata dalla Giunta, “speriamo di poter usufruire di ulteriori entrate e di poter riaggiustare in maniera positiva il bilancio”.

Per quanto riguarda in particolare i musei, la prossima settimana Ronchi portera’ in Giunta una delibera sulla tariffazione. I biglietti non verranno aumentati, spiega: anzi, per i musei civici verrà introdotto l’ingresso gratuito nella prima domenica di ogni mese, recependo l’indicazione data a livello nazionale dal ministero. Inoltre, la delibera contiene una proposta di “abbonamento” per tutti i musei civici. Novita’ che entreranno in vigore dopo che l’atto verra’ approvato dal Consiglio, aggiunge Ronchi.

Nel frattempo, “rispetto alla fase di crollo dei visitatori” seguita all’introduzione dei biglietto, sul fronte musei “stiamo migliorando”, afferma l’assessore, pur nel pieno di una “crisi complessiva del sistema museale italiano”.

Altri lavori in corso riguardano un nuovo sistema di convenzioni con l’Università che semplifichi le agevolazioni in favore degli studenti, su un “ampio spettro di attivita’ culturali”. Si tratta di “mettere insieme quello che c’e’ gia’ e aggiungere nuovi servizi”, riducendo le procedure: “Ci si presenta con il tesserino universitario e si usufruisce, punto. Senza doversi scriversi a liste o correre avanti e dietro per il mondo”. A scapito dei tagli, dunque, l’obiettivo di Ronchi e’ riuscire a perseguire un’”apertura ulteriore di servizi”. L’esempio? Il “grande successo” dell’apertura domenicale di Sala borsa, sottolinea l’assessore: in media fa 2.500 presenze.

IL TEATRO COMUNALE

A breve assumerà l’incarico di presidente della Fondazione Teatro comunale di Bologna, su delega del sindaco Virginio Merola. Intanto Alberto Ronchimette in agenda un primo obiettivo: ridare un’anima “popolare” al Teatro di piazza Verdi, producendo “iniziative che ci permettano di portare dentro anche le persone che non possono permettersi 50 euro di biglietto”.

Si tratta di una “sfida enorme”, afferma l’assessore, oggi in commissione. L’obiettivo è approdare ad una “maggiore apertura del Teatro”, aggiunge Ronchi, “perché il Teatro è di tutti”. Va in questa direzione anche la necessita’ di “incrementare le facilitazioni per i giovani”: l’abbonamento recentemente introdotto “sta funzionando, ma dobbiamo fare di più”.

Nel frattempo, Ronchi si gode il salvataggio del Comunale sancito dall’approvazione del Piano di risanamento. “Quando siamo arrivati il Teatro stava per collassare”, ricorda l’assessore: oggi, invece, il risanamento è realtà e la conflittualità interna è scesa “a zero”.

Infine, si è rinnovata la governance con l’insediamento del nuovo Consiglio di indirizzo e la proposta, unanime, di Nicola Sani quale nuovo sovrintendente. “Un lavoro importantissimo che ha completamente cambiato alcuni aspetti” e premiato le competenze, è il messaggio dell’assessore, perché in altri tempi “erano altre le logiche che mettevano mano all’ex Cda”.

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