I grandi numeri del Biografilm Festival

Sedicimila spettatori in sala, oltre centomila che son passati per il Bio Parco tra concerti, stand gastronomici e presentazioni. Il film nelle sale cinematografiche bolognesi: il programma

Il pubblico del Biografilm

Il pubblico del Biografilm

Bologna, 16 giugno 2015 - Sedicimila spettatori in sala, oltre centomila che son passati per il Bio Parco tra concerti, stand gastronomici e presentazioni, tessere dei follower raddoppiate. Biografilm, il festival che celebra la vita attraverso il racconto su pellicola di avventure esistenziali a volte molto conosciute e storie di vita anonime che possono diventare universali, ha iniziato il suo secondo decennio con cifre che fanno capire quanto la strada percorsa e svoltata lo scorso anno alla decima edizione, sia quella giusta.

Anzi, i risultati colgono di sorpresa il direttore artistico Andrea Romeo che registra un’ulteriore dato come davvero soddisfacente: Biografilm è ora un festival di cinema di riferimento internazionale, il più importante sul fronte dei documentari dell’Europa del Sud e ben fissato nelle agende del pubblico e soprattutto di chi ai festival va per fare business, per scoprire le novità e acquistare. Il «Bio To B | Doc&Biopic Business Meeting», tre giorni di networking e formazione indirizzati alla promozione nel mercato internazionale di documentari biografici e biopic italiani, in collaborazione con D.E-R. Documentaristi Emilia-Romagna, Doc/it Documentaristi Italiani, EDN – European Documentary Network, ha registrato quasi 300 accreditati tra professionali e guest. Sono i dati che parlano, certo, ma a volte le dichiarazioni possono attestare e creare slogan, massa critica. Ecco quindi che le parole di Hussain Currimbhoy, programmer della sezione documentari del Sundance, valgono più di mille articoli: «Un festival deve avere tre cose: l’ambientazione, l’idea e l’energia. Questo Festival le ha tutte e tre!», ha dichiarato, aggiungendo su Bio to B: «La selezione era di alta qualità e molto varia per gusti e stili. Non tutti i film sono adatti al Sundance Film Festival, che ha una programmazione fortemente caratterizzata, ma alcuni titoli mi hanno colpito molto; ho incontrato gli autori e continuerò a seguire il loro lavoro».

Perché sì, un festival come questo deve intrattenere e informare lo spettatore, ma deve anche far bene ai film, come afferma Romeo. E per far questo, quest’anno sono state aggiunte due sale cinematografiche, Jolly e Europa, che hanno portato a 5 i luoghi di visione, permettendo anche una miglior fruizione del programma che è risultato più praticabile delle passate edizioni, permettendo di fruire dei diversi titoli in maniera semplice poiché più stemperata nel tempo. Ad esempio, anche se il festival si è chiuso ufficialmente ieri sera, oggi alle 19,30 al cinema Jolly si potrà vedere il film «El Boton del Nacar» di Patricio Guzman, vincitore del concorso internazionale e domani ci saranno le proiezioni di A Syrian Love Story, The Russian Woodpecker e Napolislam di Ernesto Pagano, che ha vinto il Biografilm Italia Award. Sempre mercoledì sera doppia proiezione di Giovani si diventa (While We’re Young), di Noah Baumbach con Ben Stiller e Naomi Watts, alle 19.30 e alle 21.30 al Cinema Arlecchino.

La reputazione, insomma, può far miracoli. E può dare l’opportunità di ospitare i contenuti più attesi e inediti della stagione, dalla seconda proiezione mondiale di Amy – The Girl behind the Name di Asif Kapadia all’anteprima europea di Going Clear: Scientology e la prigione della fede del premio Oscar Alex Gibney, alle seconde proiezioni mondiali, dopo Cannes, di McQueen: The Man & Le Mans e The Brand New Testament, il film di Jaco Van Dormael che Biografilm con I Wonder Pictures distribuirà dal prossimo autunno. 

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