Birra fredda, lo stop non sarà esteso a tutto il centro

Bologna, 30 luglio 2015 - L’ORDINANZA contro la birra fredda coinvolgerà alcune strade limitrofe alla zona universitaria, come via Oberdan, ma non si estenderà a tutto il centro storico. L’avevano chiesto sia i commercianti della zona universitaria, ovvero gli alimentari gestiti perlopiù da pakistani e bengalesi, sia l’Ascom, secondo cui, mantenendo orari e regolamenti diversi, si sarebbe creata una discriminazione tra i negozi.

Il Comune, però, ha detto no. Confermando gli stessi dubbi avanzati da subito: un’ordinanza ha bisogno di avere alla base una ragione urgente di ordine pubblico ed è complicato sostenere che il resto del centro storico abbia gli stessi problemi di piazza Verdi.

Tuttavia una prima, parziale, vittoria i gestori degli alimentari l’hanno portata a casa. Come auspicato anche dalla presidente del Quartiere San Vitale Milena Naldi, a inizio settembre ci sarà una prima verifica degli effetti dell’ordinanza per controllare che stia portando ai risultati sperati. Ovvero la diminuzione dell’alcol in strada.

Per ora, le cose stanno andando meglio: «In giro se ne vede di meno», spiega la Naldi, che però riconosce «che questo è un periodo particolare, dato che molti studenti e residenti sono in vacanza». Dunque, settembre sarà un banco di prova più probante per misurare l’efficacia dell’ordinanza.

SUL tavolo, dopo il periodo estivo, ci saranno altri due temi. Il primo è la lotta alla vendita abusiva di alcol, uno dei punti che ha creato più polemiche, dopo l’assessore all’Economia Matteo Lepore aveva denunciato l’esistenza di un racket criminale. L’altro è la riqualificazione dei negozi di alimentari, una delle richieste avanzate dall’amministrazione.