Bradipi, il sogno diventa realtà: al PalaDozza arriva il primo tricolore

Basket in carrozzina. Gli under 22 battono l’Amicuccioli Giulianova per 69-32: è festa grande FOTO Il trionfo

Bologna, la festa dei Bradipi per il primo scudetto (FotoSchicchi)

Bologna, la festa dei Bradipi per il primo scudetto (FotoSchicchi)

Bologna, 19 aprile 2015 - Il sogno cullato in tutti questi mesi, anzi, sarebbe meglio dire in tutti questi anni, è diventato realtà. I Bradipi (foto), la formazione under 22 di basket in carrozzina legati al Circolo Atc Dozza, vincono il primo scudetto della loro storia. Dopo il secondo posto della passata stagione e la conquista della Supercoppa, in autunno, a San Marino, arrivano dieci successi consecutivi. E al PalaDozza, davanti a tanto pubblico, c’è l’apoteosi perché i Bradipi soffrono solo nei primi minuti, poi dilagano chiudendo i conti con gli Amicuccioli Giulianova 69-32 (14-7;36-14; 50-25 i parziali).

E’ l’apoteosi per Giacomo Jack Forcione, 17 anni compiuti a febbraio, che gioca con il piglio del veterano e la classe del campione. E’ lui che, all’inizio, quando i Bradipi sono spaventati dalla pressione, si carica sulle spalle i compagni. Così dal 7-6 per gli ospiti si arriva, in un amen, al 14-7. Alla fine i punti per Jack saranno addirittura 36. I Bradipi cominciamo a macinare gli avversari quando si sblocca Valentin Duduianu, che all’inizio commette errori banali. Poi al coro si aggiunge Cancilleri, ci sono anche 2 punti per capitan Pepoli. Federico Ventura non trova la via del canestro, ma in difesa si fa sentire, recuperando palloni, portando blocchi in attacco, distribuendo assist e mettendosi al servizio dei compagni.

E’ la festa di un gruppo che in questa stagione ha veramente regalato spettacolo. Tutti in piedi, a un certo punto, per un assist al bacio, dietro la schiena del solito Forcione. Non è facile farlo in condizione eretta: immaginate con il “fardello” di una carrozzina che comunque ti limita i movimenti. Giacomo, invece, gioca con una tranquillità e una padronanza straordinarie. I compagni ne beneficiano e tutti giocano bene. Festeggiano in panchina l’allenatore Claudia Bedin e il suo vice Massimiliano Forcione, che a un minuto dalla fine estrae un’improbabile, ma divertentissima cresta tricolore.

Esulta il direttore sportivo Germano Pepoli, che in una sacca ha le maglie con la scritta “Noi può” e il simbolo del primo scudetto. Perché a questo tricolore ci credevano veramente tutti, anche se non era facile. Esulta il presidente, Biagio Saldutto, che nella vita di tutti i giorni è un ingegnere. La domenica è il presidente, nonché il capitano della squadra di serie B di basket in carrozzina che in questa stagione ha sfiorato i playoff promozione.

Fa festa Franz Campi, splendido intrattenitore. E’ felice l’assessore Luca Rizzo Nervo, che tra i primi ha creduto in questo progetto, fornendo il PalaDozza per la più bella delle finali. In mezzo al pubblico ci sono Niccolò Rocco di Torrepadula, Claudio Pilutti, Nino Pellacani, Willy Boselli, numero uno dell’associazione Willy The King Group. Ci sono anche Jonatan Binotto e Giuliano Samoggia. C’è tanta voglia di far festa. Tante le persone che hanno portato avanti questo progetto faticoso, perché impegnativo, ma entusiasmante. E raccogliere il frutto di tanto lavoro proprio nello scenario più bello - il PalaDozza - è qualcosa che, come diceva una celebre pubblicità, non ha prezzo. E adesso festa sia.

Il tabellino dei Bradipi: Eugenio Pepoli 2, Minghetti, Medail, D’Andrea, Mordenti, Arcidiacono 2, Ventura, Giacomo Forcione 36, Duduianu 17, Cancilleri 8, Molaro 4. All. Claudia Bedin (vice Massimiliano Forcione, direttore sportivo Germano Pepoli, presidente Biagio Saldutto).

Non sono mancati i momenti di commozione: la squadra voleva vincere anche per Davide Galletti, uno degli assistenti di Claudia Bedin, piegato da una malattia che non gli ha dato tregua ma che lui ha affrontato con entusiasmo e coraggio. Quelle caratteristiche che è riuscito a trasmettere ai suoi ragazzi.

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