Bredamenarini, evitati 46 licenziamenti

Firmato l’accordo con ministero e istituzioni locali. A Bologna resta la produzione di bus su gomma

Una manifestazione dei lavoratori Bredamenarini

Una manifestazione dei lavoratori Bredamenarini

Bologna, 27 luglio 2016 – Evitati 46 licenziamenti e ottenuta l’assicuazione che la produzione proseguirà nel territorio bolognese. E’ doppia la vittoria annunciata dalla Fim-Cisl e riguardano entrambe la Bredamenarini. «E’ stato sottoscritto un accordo quadro tra Regione, ministero dello Sviluppo economico, Città metropolitana, Comune e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e Industria Italiana Autobus (ex Bredamenarini)», spiega il sindacato. Gli esuberi erano stati dichiarati dall’azienda con l’apertura della procedura di mobilità, nel mese di maggio scorso.

Nell’accordo viene però ribadito che ci sono troppi impiegati rispetto agli attuali ritmi produttivi. L’azienda ha anche comunicato di avere sostanzialmente definito con Finmeccanica, proprietario dell’immobile in cui oggi viene svolta l’attività industriale, un accordo che porterà all’acquisizione dell’area produttiva di 60mila metri quadri (di cui 15mila coperti). A garanzia della produzione sul territorio bolognese con l’acquisizione dello stabile verrà creato un nuovo layout del sito industriale con investimenti pari a circa 4 milioni di euro, entro il 2020, finalizzati ad una capacità produttiva di circa 300 autobus. In particolare il core business dell’azienda sarà la progettazione, la produzione e la commercializzazione dell’intera gamma di autobus rivolti al traffico urbano ed interurbano.

Durante questa riorganizzazione è prevista la cassa integrazione straordinaria che sarà in grado di mantenere le competenze tecniche del personale durante il periodo dei lavori sul sito produttivo. L’azienda si è, inoltre, impegnata poi alla ripresa della produzione ad avviare una campagna di assunzioni di lavoratori diretti alla produzione, privilegiando i lavoratori oggi ad Avellino e di procedere con assunzioni di giovani con l’alternanza scuola lavoro e contratti di apprendistato professionalizzante per ritornare all’organico del 2014.

Per ovviare agli squilibri tra lavoratori diretti e indiretti l’azienda favorirà i passaggi di mansione e incentiverà fuori uscite con una mobilità non oppositiva. Inoltre grazie all’aumento previsto di produttività si auspica che si possano assorbire parte degli esuberi presenti al momento.

La Regione si è impegnata ad esaminare e supportare progetti di riqualificazione formazione professionale per creare nuove opportunità di lavoro per il personale in esubero.

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