Meteo a Bologna, ondata di caldo nel weekend. Ecco i consigli

Lo scrive l’Ausl, precisando che l’ondata dovrebbe durare almeno fino a domenica

Caldo, un’ondata di calore attesa a Bologna e provincia (Foto d’archivio Newpress)

Caldo, un’ondata di calore attesa a Bologna e provincia (Foto d’archivio Newpress)

Bologna, 29 luglio 2016 - È prevista, a partire da domani, “un’ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei Comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena”. Lo scrive l’Ausl bolognese, precisando che l’ondata dovrebbe durare almeno fino a domenica.

In una nota, l’azienda fa sapere che “sono stati allertati i Pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana”. Inoltre, per gli anziani particolarmente fragili l’Ausl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, e attivita’ di socializzazione.

Attivo anche il numero verde 800.562.110, dal lunedi’ al venerdi’ dalle 8.30 alle 18, e il sabato dalle 8.30 alle 13, per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore. Sempre per informazioni, infine, e’ disponibile anche il numero verde del Servizio sanitario regionale 800.033.033, attivo nei giorni feriali dalle 8.30 alle 17.30, e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

Tra le precauzioni da adottare, l’Ausl consiglia di “limitare la permanenza all’aperto tra le 11 e le 17, di bere molto e spesso, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate”. Infine, l’azienda suggerisce di “fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, usare i climatizzatori regolandoli con una differenza di non piu’ di 6-7 gradi rispetto alla temperatura esterna, ed evitare di rivolgere i ventilatori direttamente sul corpo”.

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