Via ai fondi per il portico di San Luca, la basilica dei Servi e il Servizio ferroviario

Il Cipe sblocca i finanziamenti per le opere in attesa di essere riqualificate e la mobilità cittadina

Il portico di San Luca (Foto Schicchi)

Il portico di San Luca (Foto Schicchi)

Bologna, 2 maggio 2016 - Dalla riunione del Cipe a Roma arrivano i fondi per curare le fragili opere bolognesi messe a dura prova e, da anni, in attesa di essere riqualificate. A parlarne, numeri alla mano, è il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il suo assessore alla Cultura Massimo Mezzetti. sotto le Due Torri arrivano due milioni per il restauro e la riqualificazione del portico del santuario di San Luca, a sua volta lesionato dal terremoto, e altri otto milioni per il restauro e la valorizzazione della basilica di Santa Maria dei Servi. “Con la delibera Cipe di ieri possiamo veramente dire di aver chiuso tutti i conti col passato sulle infrastrutture a Bologna”.

Esulta il sindaco, Virginio Merola, perché a essere sbloccati sono anche i fondi necessari al completamento del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) e all’estensione della filoviarizzazione. “In questo mandato abbiamo risolto tutti i problemi infrastrutturali di mobilità che avevamo ereditato, sbloccando opere per centinaia di milioni di euro”, sottolinea Merola attraverso una dichiarazione congiunta rilasciata insieme all’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo. “Il progetto per l’Sfm e la rete di filobus è stato definitivamente finanziato e approvato”, commentano soddisfatti Merola e Colombo. “Costruiremo nuove stazioni e completeremo quelle esistenti - sintetizzano i due amministratori - e acquisteremo 19 nuovi treni per i pendolari. Amplieremo le filovie cittadine con cinque linee e compreremo 55 nuovi filobus”.

In questo modo “la città avrà opere per un valore di 332 milioni di euro, a cui si aggiungeranno altri 40 milioni per l’eliminazione di tutti i passaggi a livello sulla ferrovia ex Veneta (Bologna-Portomaggiore)”. L’attuazione di questo progetto “sarà anche una occasione di riqualificazione diffusa in tutta la città: stazioni, fermate, arredo urbano, strade e piazze”, aggiungono Merola e Colombo. Contemporaneamente, l’Sfm “diventerà sempre di più la nostra metropolitana di superficie - promettono sindaco e assessore - con l’obiettivo di arrivare a una cadenza di treni locali ogni 15 minuti”. A questi traguardi in avvicinamento Merola associa l’apertura dei cantieri del People mover e la sostituzione dei Civis con i nuovi flibus Emilio, grazie ad una riconversione di fondi che ha consentito anche di riqualificare il centro storico e diverse direttrici del trasporto pubblico.

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