Culle vuote, serve più impegno per la famiglia

La lettera. Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 26 aprile 2017 - Si vogliono più figli e ci si lamenta il calo delle nascite. Ma i figli costano anche perchè il peso fiscale è altissimo. La questione é semplice: o si rinuncia all’esagerazione nel tassare il Paese o si rinuncia ai figli. Anche le tasse sugli immobili tengono alti gli affitti. Questo voleva dire la madre dei Gracchi indicandoli come i suoi gioielli. Oggi non c’é lusso maggiore di un figlio.  Radames Baldini, Reggio Emilia

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

La fotografia della situazione è la seguente: secondo i dati Istat nel 2016 sono nati 474 mila bambini, 12 mila in meno rispetto al 2015. E anche gli immigrati tendono a fare meno figli: nel 2016 sono state registrate 61mila nuove nascite, l’anno precedente erano 72 mila. Certo, la pressione fiscale ha un valore negativo eppure le difficoltà nel fare figli non sono tutte qui. Ciò che serve è una politica strutturale per la famiglia più energica. Le coppie vorrebbero in media due figli, ma spesso ci si ferma a uno solo per il timore di non riuscire a sostenere economicamente l’impegno. Può darsi che gli immigrati diano una mano a migliorare il saldo, negativo dagli anni Novanta, fra decessi e nascite. Eppure se vogliano salvare il valore della famiglia e del Paese che i nostri avi hanno costruito serve una svolta. E qui ci sta anche un allentamento della pressione fiscale.

beppe.boni@ilcarlino.net

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