Campagna elettorale più urlata del solito. Grillini scatenati

Lettere al Direttore

Bologna, 15 gennaio 2018 - Ho visto sul Carlino la pubblicità del nuovo partito di Vittorio Sgarbi ‘Rinascimento’ con lui che punta il dito accusatore e la scritta “Io sono Sgarbi, loro non sono un c...!” Vorrei sapere con chi ce l’ha per capire se, con ‘loro’, ci sono anch’io. Ma anche perché, in un Paese democratico come il nostro, lui può dire in pubblico tutte le parolacce che vuole e io no.  Giancarlo Maini,  Pontecchio Marconi (Bologna)

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

E' comprensibile il suo stupore ma non se la prenda troppo per due motivi. Primo: Vittorio Sgarbi, persona intelligente e fuori dagli schemi, ci ha abituati ad eccessi verbali e impennate nell’approccio mediatico. Niente di nuovo sotto il sole. Secondo: in campagna elettorale se ne sentono di tutti i colori a destra e a sinistra. Anche qui consiglierei di non stupirsi troppo. Prima delle elezioni promesse e annunci servono soprattutto per farsi notare. Poi arriveranno i programmi veri. Certo è che questa tornata elettorale rischia di avere toni più alti delle volte scorse per la terza forza in campo, i grillini, che con Giggino Di Maio sanno urlare forte. Gli altri inseguono. Tutti vogliono abolire qualcosa: la legge Fornero, l’articolo 18, 400 leggine, le vaccinazioni obbligatorie, il canone Rai. Prendiamo atto, ma probabilmente cambierà poco o nulla. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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