Furti e rapine, spesso l’impunità salva i delinquenti

La lettera

Bologna, 3 dicembre 2017 - Mentre l’Italia è in decadenza, sorprende la condanna dell’uso delle armi contro aggressioni e rapine. E’ il sistema che favorisce i delinquenti e li lascia impuniti. Oggi, nel Far west Italia, creato da leggi permissive e discrezionalità ideologiche, il Paese è invivibile. Grazie alle ipocrite condanne di falsi moralisti. Non servirebbe armarsi se la politica difendesse i cittadini. Ivano Melandri, Ferrara

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Ci stupiamo giustamente quando la cronaca ci ricorda che in Italia esistono molte mafie: i siciliani, i potenti calabresi, la camorra, i clan di Ostia. Ma il comune cittadino è altrettanto giustamente preoccupato della criminalità che imperversa con i saccheggi delle case, nelle rapine per strada, nei furti, nelle truffe agli anziani. I furti nelle abitazioni sono una maledizione: secondo l’Istat in Italia ne subiamo uno ogni due minuti e nel 99% dei casi non vengono scoperti gli autori. Bar e negozi, usati come bancomat, subiscono 14 rapine a manio armata al giorno, una ogni due ore, e anche se si registra una diminuzione sono cifre da capogiro. Ma il problema è l’impunità. Solo nella metà dei casi di furti e rapine si trova il colpevole. Poi su 10 mila rapinatori circa arrestati ogni anno, meno della metà rimane dentro dopo 12 mesi. E’ la foto dell’Italia che non ci piace.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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