Presepe creativo, lasciate in pace Gesù Bambino

La lettera

Bologna, 12 dicembre 2017 - Siamo prossimi al Natale e cominciano le polemiche scatenate dai laicisti più radicali. Costoro, che si manifestano soltanto come difensori delle religioni altrui, violano le tradizioni degli adulti e le aspettative dei piccini. Parlo dei presepi, delle canzoni di Natale, della storia che ci accompagna da oltre 2000 anni. Gesù è esiliato una seconda volta e tradito come Giuda.

Tiziano Poggio, Bologna

risponde il vice direttore de il Resto del Carlino Beppe Boni

IL NATALE creativo non manca mai. Ogni anno c’è qualcuno che si segnala per stravolgere il presepe, le cerimonie natalizie, i canti. In virtù, ovviamente del (malinteso) rispetto delle altre religioni o di situazioni socialmente critiche. Così per omaggiare altri, soprattutto i musulmani, stravolgiamo le nostre tradizioni. Ai destinatari della cortesia normalmente non interessa nulla perché sanno che il rispetto non si misura così. L’Oscar del presepe creativo di quest’anno va al sindaco di Castenaso (Bologna) che al posto della culla nella capanna ha messo un gommone per ricordare il dramma dei migranti. Per fortuna che non ha sostituito i Re Magi con gli scafisti. L’immigrazione è un dramma su cui l’Italia merita la medaglia d’oro dell’impegno. Lasciamo in pace Gesù Bambino che appena nato, con ciò che succede nel mondo, ha già molto da fare.

beppe.boni@ilcarlino.net

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