Genitori detective con i figli

La lettera Risponde il vicedirettore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 25 settembre 2016 - Leggo  con stupore e rabbia che in Italia ci sono 20.000 ragazzine tra i 13 e i 17 anni che si prostituiscono. E la rabbia è più forte verso i genitori incoscienti che pensano ai loro comodi personali, che fingono di non sapere, che si separano con facilità incuranti dei figli che crescono da soli in balia della corruzione, dello sfruttamento, mettendo in pericolo il loro futuro. Anna Conti, Ferrara

 

Risponde il vicedirettore de Il Resto del Carlino Beppe Boni

Quando qualcosa non va nella vita dei figli le colpe sono spesso dei genitori. Ma non è necessario essere incoscienti o cattivi papà e mamme. E’ sufficiente essere distratti e la situazione sfugge di mano. La prostituzione minorile è una dannazione da cui bisogna difendersi con ogni mezzo e soprattutto bisogna colpire senza pietà chi la sfrutta e chi ne usufruisce. Il web e i social network oggi moltiplicano i pericoli e le insidie. Proprio ieri abbiamo pubblicato la storia di alcune ragazzine che inviavano le proprie foto senza veli ad adulti che poi ricattavano. E allora che fare? Dobbiamo tenere sotto la lente i nostri figli anche spiandoli? A volte è necessario. Un controllo maggiore, molte attenzioni, molto dialogo possono evitare danni e situazioni limite. Intelligence in famiglia? Chiamatela come vi pare.

beppe.boni@ilcarlino.net

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