Stato e cittadini, severità a senso unico

La lettera. Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 24 febbraio 2017 - Per dieci centesimi evasi, un contribuente ha dovuto pagare un multa di 165 euro. Io non ce l’ho con Equitalia, che applica le regole, ma con la classe politica che rende possibili con le proprie leggi queste assurdità. Poi ci dicono le tasse sono eque e non vessano i cittadini. Maria Piccinni, Ancona

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Vecchia storia, sempre attuale. Lo Stato, e in generale la pubblica amministrazione, chiudono gli occhi quando devono versare al cittadino, mentre ci vedono benissimo quando devono incassare. Giusto per fare un esempio. In Europa i tempi medi di pagamento della pubblica amministrazione si aggirano sui 60 giorni, mentre in Italia siamo sui 150. Se poi passiamo ai ritardi lamentati dalle aziende, in Italia siamo sui 90 giorni. Però se sgarri di dieci centesimi nel saldo di una multa in cinque anni devi pagarne 165, come nel caso citato. Certo non è mai lo stesso ente che agisce, ma il tema resta. Se poi aggiungiamo che il fisco è uno dei più pesanti della Ue si capisce perchè il cittadino tende, anche se non è corretto, ad evadere le tasse. Resta il fatto che la pubblica amministrazione predica bene ma agisce malissimo. Brutto spettacolo. beppe.boni@ilcarlino.net

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