L’Unicef fuori strada: insulta chi critica la legge sullo Ius soli

Lettere al Direttore

Bologna, 4 gennaio 2017 - Cosa sia l’Unicef lo sappiamo, basta documentarsi. Ora emette sentenze verso i cittadini che sono contro lo Jus soli. Lo scopo è quello di raccattare voti per i partiti di sinistra che rischiano di ridursi al lumicino perché non trovano elettori italiani. Non è un Paese normale. Metà del popolo bela come un gregge e l’altra metà sta a guardare. Gianpaolo Rossetti, Bologna

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

L’Unicef, che pure ha tanti meriti, stavolta ha oltrepassato un confine che invece deve rispettare. Il Fondo per l’infanzia dell’Onu è finanziato con fondi pubblici e come tale deve mantenere una posizione di equilibrio sugli aspetti di politica sociale. Nel proprio profilo Twitter Unicef Italia si è lamentato per la mancata approvazione della legge sullo Ius soli. Un lettore ha risposto e si è beccato dell’idiota e del fascista. Considerato che il 50% degli italiani è scettico sulla concessione della cittadinanza per nascita, Unicef dovrebbe tenersi alla larga da giudizi così netti. L’impegno per aiutare l’infanzia in difficoltà è vasto ed efficiente e da questo alveo l’Ong non deve uscire. Il governo italiano contribuisce al bilancio Unicef con 3 milioni di dollari: soldi dei contribuenti, compresi quelli contrariallo Ius soli. Motivo per cui è necessaria l’imparzialità. 

beppe.boni@ilcarlino.net

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