Bologna, 6 ottobre 2016 - A Palazzo Albergati, via Saragozza, via Barbie, entra Frida Kahlo. L’organizzatrice, Arthemisia, è la stessa. La mostra su Frida inaugura proprio il 19 novembre, a qualche giorno dalla chiusura – improrogabile, come si sa, il 13 novembre – di David Bowie Is a MAMbo. E Frida sarà visibile fino a marzo 2017.
Ritratti, autoritratti, la storia dell’artista che si fonde in maniera indissolubile con la storia della donna. E accanto a lei, a fare da cornice, gli uomini di Frida: uno su tutti, il pittore e ‘muralista’ Diego Rivera. Il grande amore. Molto prima di Liz e Burton, la coppia iconica del ti amo-ti odio-ti lascio-ti riprendo.
Tra il 2014 e il 2015 Frida Kahlo è stata indiscussa protagonista in Italia con due mostre distinte ma dal percorso parallelo. Prima alle Scuderie del Quirinale a Roma con l’obiettivo puntato sul rapporto tra la sua opera e i movimenti artistici dell’epoca per svelare legami di sangue e influenze reciproche. Poi a Palazzo Ducale di Genova dove il viaggio è entrato nel privato, stringendo l’obiettivo su Frida e Diego in un close-up. A Palazzo Albergati la quadratura di quel doppio percorso con l’attenzione incentrata sui volti, ritratti e autoritratti in arrivo direttamente dal Messico.
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