Lo scrittore, il maestro e il campione: sul ring Schiavon, Barbi e Servidei

Presentazione dei libri “Colpi bassi” e "Pensieri sul pugilato” martedì 3 ottobre all'Auditorium della Montagnola

"Colpi bassi" di Gianluigi Schiavon e "Pensieri sul pugilato" di Moreno Barbi

"Colpi bassi" di Gianluigi Schiavon e "Pensieri sul pugilato" di Moreno Barbi

Bologna, 30 settembre 2017 -  Uno scrittore, un maestro di pugilato e un ex campione europeo della nobile arte. E poi due libri che parlano di boxe da angolazioni diverse. Ecco gli ingredienti di “Dialogando di pugilato”, pubblico confronto organizzato a Bologna, martedì 3 ottobre, presso l'Auditorium della Montagnola.

Salgono su questo originale ring delle idee i libri “Colpi bassi (sul ring e nella vita)”, raccolta di racconti dello scrittore e giornalista Gianluigi Schiavon e “Pensieri sul pugilato”, manuale di storia sportiva, ma non solo, a firma del maestro Moreno Barbi. Accanto ai due autori, ospite speciale sarà Alberto Servidei, ex campione europeo. Modererà la discussione Davide Grilli, presidente della Consulta dello Sport. Appuntamento alle 18. 

Due parole sui libri di Schiavon e Barbi, editi da Giraldi.

Colpi bassi (sul ring e nella vita). “Nella boxe i colpi bassi sono proibiti. Nella vita tollerati. A volte incoraggiati. C'è sempre qualcuno disposto ad aggredirti alle spalle o colpirti sotto la cintura. La vita organizza incontri in cui la posta è sempre la stessa: il rispetto degli altri e di te stesso”: così scrive Schiavon nell'introduzione al suo “Colpi bassi”. Di qui si dipana la serie di ritratti dei personaggi di sedici racconti: da Little Tiger a Jack Crazy Jab, dai due Vecchi Bambini all'Uomo Pallottoliere, passando per il Dottor Albert Jugend per arrivare ad Alice Gutierrez, la boxeur nera. Novelle di incontri nel quadrato di un ring si alternano ai match dell'esistenza di ognuno di noi, poiché - come scrive Schiavon - “sul ring si prendono prendono tanti cazzotti da perderne il conto: un po' come vivere”.

Pensieri sul pugilato. Anche Ulisse - leggiamo nel libro di Barbi - fece a pugni per difendere la sua Penelope e Zeus combatté a Olimpia per risolvere un “problema familiare”: eccoci dunque serviti, in bella vista, mirabili esempi e nobili ragioni per abbracciare un'arte tanto antica, la boxe, molto prima che si chiamasse così. Nei suoi “Pensieri” Moreno Barbi svolge le pagine più intime dell'arte del pugilato partendo dalle radici storiche, e talvolta mitiche, per arrivare alla cronaca d'oggi, fatta di sudore e sangue, di incontri rievocati e ritratti rinverditi di campioni dei nostri tempi. Un lungo e circostanziato percorso con un passaggio fondamentale: l'esposizione, nero su bianco, dell'allenamento tipo di un pugile. Si conosce la boxe a fondo, leggendo Barbi. E vien voglia di salire sul ring.

 

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