Bologna, torna il Capitol. Con cinema, ristorante e negozi

Ci sarà un'unica sala da 150 posti

Il cinema Capitol (FotoSchicchi)

Il cinema Capitol (FotoSchicchi)

Bologna, 22 novembre 2017 - Un'unica sala, da 150 posti o giù di lì. Molto meno rispetto al Capitol che conoscevamo (quattro sale, per un totale di 800 posti). Ma con una concezione totalmente rivoluzionaria: poltrone larghissime, con annesso un tavolino, dotato di abat-jour, e un bar dedicato, per poter mangiare o bere durante la visione del film. Tutto attorno un ristorante stellato e i due negozi d’abbigliamento Alcott e Gutteridge, marchi della società Capri srl che la scorsa primavera ha acquistato l’immobile di via Milazzo. Un locale destinato alla proiezione di film da tempo immemore e fino allo scorso 29 maggio (Ultime pellicole: ‘Fortunata’ di Castellitto e ‘I pirati dei Caraibi’ in lingua originale).

"Per riaprire, se tutto va bene, ci vorrà un annetto", prevede Nunzio Colella, presidente di Capri srl. Lo spazio destinato ai film, conferma "sarà più limitato, ma di altissima qualità". Solo il minimo per rimanere in regola con l’ordinanza comunale che vieta il cambio di destinazione d’uso totale dei cinema? "Ma quando mai!", si agita l’imprenditore. Che bolla le polemiche divampate la scorsa primavera come "chiacchiere da paese" e ribadisce: "Fin dal primo giorno in cui abbiamo ragionato a questo investimento, abbiamo pensato a un cinema". Certo "la concezione è rivoluzionaria, perlomeno in Italia". Il punto di riferimento infatti è inglese o americano, dove sale di questo tipo (vedi l’Eletric Cinema di Londra o il Foreign Cinema di San Francisco) sono già molte. "Abbiamo commissionato la progettazione del nuovo Capitol a uno studio londinese", conferma Colella, che ha fondato Alcott nel 1988 e con l’acquisizione dello storico brand Gutteridge&Co ha messo su un gruppo da 120 negozi nel mondo e 350 milioni di euro di fatturato nel 2017.

"L'idea del nuovo format è di mia moglie e delle mie figlie – precisa lui –. Ci puntiamo moltissimo, e lo consideriamo come un luogo capofila, poiché contiamo di replicare questa nuova tipologia in altre città". Anche se "per il tipo di mentalità aperta e per l’attitudine al nuovo, Bologna si è rivelata per noi da subito la piazza migliore dove cominciare". Il piano, spiega, è imponente: circa 16 milioni di investimento e tra i 70 e gli 80 di nuovi posti di lavoro a regime, tra la ala cinematografica, i due negozi e il ristorante "per il quale abbiamo già un buon contatto con un grande chef stellato".

Ulteriori dettagli? "Sono ancora prematuri", ragiona l’imprenditore, "perché stiamo definendoli in questi giorni". L’idea al momento sarebbe di mantenere la sala cinema più grande, sotto al livello del terreno, con un proprio punto di ristoro, e progettare i negozi e il ristorante tra i livello della strada e il primo piano. I tempi? "Dipenderà anche dal Comune", lascia detto l’imprenditore. "Ma io spero non si lasceranno sfuggire una possibilità di sviluppo di questo tipo, e un progetto così europeo".

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