Modella in carrozzina censurata da Facebook, la Capua attacca i social

"Sui social leggo cose terribili. Se fosse stata una ragazza in piedi nessuno l’avrebbe segnalata"

Roberta Capua è intervenuta sulla vicenda di Manuela Migliaccio (Foto Olycom)

Roberta Capua è intervenuta sulla vicenda di Manuela Migliaccio (Foto Olycom)

Bologna, 14 ottobre 2016 - La vicenda di Manuela Migliaccio, la modella disabile censurata da Facebook per una foto scattata durante una sfilata e ritenuta volgare, non ha sconvolto solo il mondo dei social. Anche la conduttrice ed ex modella Roberta Capua si definisce «sorpresa e allarmata» dalla scelta del sito di rimuovere l’immagine. «Sui social – sottolinea – si leggono e vedono ogni giorno cose ben più terrificanti, come frasi offensive, discriminatorie, volgari. Che nessuno segnala, quindi restano lì per sempre. Sono stupita dalla scelta di eliminare invece una foto come questa, che non mi pare nemmeno così scandalosa...».

Nella foto in questione, una parte del seno di Manuela si intravede dalla scollatura.

«Sulla passerella quasi tutto è lecito, non è ostentazione. Moltissime volte abbiamo visto esibire nude-look quasi totali, senza che nessuno si scandalizzasse».

Facebook ora ha fatto marcia indietro: ha riabilitato la fotografia e presentato le scuse.

«Ho letto, ma il fatto rimane: a questo punto è lecito domandarsi quali persone si scandalizzano per un’immagine simile e decidano di segnalarla, e anche chi e con quale criterio decida di procedere a rimuoverla».

Lei crede che la segnalazione nasca dalla disabilità della modella?

«Sì, probabilmente se la stessa foto avesse immortalato una modella qualsiasi nessuno ci avrebbe fatto caso. Eppure quello che emerge da quell’immagine è tutt’altro che negativo: io ci vedo una donna forte, che si mette alla prova senza paura. Un messaggio bellissimo».

Nella sua carriera si è mai scontrata con episodi simili?

«Assolutamente no, il mondo della moda è molto aperto, e così è anche il suo pubblico. Penso però che l’anonimato che concede Facebook permetta ai ‘bigotti’ nascosti dietro a una tastiera di scatenarsi. Ma chi decide quali segnalazioni accogliere dovrebbe utilizzare il buon senso, a meno che non si tratti di una macchina che applica una selezione casuale. E la seconda sarebbe un’eventualità davvero preoccupante, che permette di conservare le porcherie ed elimina immagini anche bellissime».

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