Bologna, rivoluzione sulle piste ciclabili. Via i paletti e nuovi percorsi

Nuove corsie per le due ruote in via Malvasia, Zanardi e Jacopo della Lana

Il sistema delle piste ciclabile sta per allargarsi (Schicchi)

Il sistema delle piste ciclabile sta per allargarsi (Schicchi)

Bologna, 28 aprile 2017 – Rivoluzione sulle piste ciclabili in città: spariranno 200 paletti e saranno realizzate nuove piste. Queste novità sono state presentate stamattina in commissione, dal tecnico comunale Fiorenzo Mazzetti.

I "fittoncini" erano stati inizialmente pensati e posizionati per garantire la sicurezza dei ciclisti. Oramai, però, vista anche la maggiore attenzione degli automobilisti, sono diventati più un intralcio e un pericolo: chi si muove sulle due ruote è costretto a fare "slalom" tra paletti, pali della segnaletica e cartelli pubblicitari. La rimozione partirà dagli itinerari principali e innanzitutto da via Fioravanti e via Arcoveggio, così da avere almeno un minimo beneficio per l'estate. 

Altro tema importante è quello delle nuove ciclabili che dovrebbero essere realizzate durante l'estate in via Malvasia, via Jacopo della Lana e via Zanardi (ma senza il tratto da via Carracci a via Bovi Campeggi, sospeso in attesa del completamento del sottopassaggio). Si hanno poi finanziamenti e progetti preliminari per realizzare piste anche nella zona delle sedi universitarie di Navile, Lazzaretto e al Caab, ma questi interventi devono ancora essere portati avanti. Si sta valutando anche la possibilità di estendere le ciclabili in via Carracci, via Riva Reno e via Mattei, nell'ambito del progetto di riqualificazione di queste strade. Nel caso di via Mattei, in particolare, bisognerebbe raccordare i lavori della ciclabile con quelli del Passante, all'altezza della rotonda Paradisi, fermo restando, poi, il problema della prosecuzione della ciclabile in via Massarenti.

Altri interventi inseriti nel piano del Comune riguardano le zone 30 di via Emmanuel e via Dagnini, il tratto tra via Mattei e Villanova, la connessione tra centro e zona stadio, il collegamento con Lavino di Mezzo. Per quanto riguarda, infine, il completamento della tangenziale delle bici a porta San Donato, poichè è stata bloccata dalla Soprintendenza l'idea del Comune di passare attraverso la porta, si è stabilito che il collegamento passerà per via Berti Pichat fino alle facoltà universitarie.

Tutti questi progetti dovrebbero essere portati a termine entro il 2018, mentre restano ancora fuori dal piano investimenti, la zona 30 in via Alberto Mario e gli interventi sulle ciclabili di ponte Stalingrado e ponte San Donato, sui quali si sta ancora ragionando su come svilupparli.

Nonostante questi importantissimi investimenti della città, l'assessore alla Mobilità Irene Priolo rilancia con una nuova sfida. Infatti, pensare alle piste ciclabili in sede separata e protetta "non è più possibile": il futuro sono le piste in carreggiata. Sempre questa mattina in commissione è stato fatto il punto della situazione sulla mobilità ciclabile di Bologna dall'assessore Priolo e dai tecnici del settore, da cui è emerso un quadro di non piena soddisfazione da parte dei ciclisti bolognesi. Infatti, se le nuove corsie, come quella lungo la Porrettana, sono molto apprezzate, lo stesso non vale per le corsie protette dalla sosta, che vengono spesso invase dalle auto. Simona Larghetti, presidente della consulta della bicicletta, rileva altre criticità nella zona di via Zanardi, "che ha assolutamente bisogno di una ricucitura", e nelle ciclabili dei ponti San Donato e Stalingrado , che non fanno altro che aumentare la conflittualità con i pedoni.

Altri problemi vengono rilevati da Antonella Tampellini (Fiab-Monte Sole bike group), che insiste sulla necessità di evitare, nelle piste in costruzione, varianti che allungano i percorsi e che obbligano a passare da un lato all'altro della strada; inoltre, evidenzia l'importanza della manutenzione delle piste già esistenti.

Frecciate anche dal gruppo del Pd, e in particolar modo dall'ex assessore Andrea Colombo, che insiste sulla necessità di accelerare i lavori per poter rispettare la scadenza del 2018, in particolar modo per i progetti riguardanti via Riva Reno, via Carracci e via Mattei. Tante le sollecitazioni dai vari gruppi anche per i ponti e per evitare la variante Lavinio, che allungherebbe il percorso ciclabile rispetto a quello attuale di via Emilia.

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