Bologna, prostituzione. Ora le lucciole offrono anche il camper

Le zone Fiera e San Donato invase dalle 'case mobili del sesso'. "O qui dentro oppure niente"

Una ragazza aspetta i clienti

Una ragazza aspetta i clienti

Bologna, 12 luglio 2017 - In via Stalingrado e via Tazio Nuvolari le lucciole spuntano in strada fin dal mattino. O forse a dormire non ci vanno mai. Alcune ragazze, infatti, dormono direttamente lì, nei loro camper parcheggiati sulla via: fermi nelle piazzole di sosta, ai lati delle rotonde o a bordo strada.

Altre donne, invece, siedono sui new jersey, che indicano lavori in corso mai finiti, o su sedie di plastica portate in strada al bisogno. Che nel tratto di via Stalingrado le ragazze, probabilmente rom, si prostituiscano, dalla rotonda di via Zambeccari e poi di via Tazio Nuvolari, non è una novità, ma sorprende vederne fin dal mattino almeno una decina in attesa dei clienti e la schiera di camper parcheggiati a poca distanza l’uno dall’altro.

Sono da poco passate le 13 di lunedì e in via Stalingrado, proprio all’altezza della rotonda che dà su via Zambeccari, una ragazza è seduta su un new jersey: vestito corto, senza pantaloncini e solo con un paio di slip. Non ha nessuna intenzione di nascondersi a occhi indiscreti, anzi fa di tutto per mettersi in mostra. Così, appena vede un’auto passare, distoglie gli occhi dal cellulare, si alza e saluta l’automobilista. «Vieni qua, fermati, parliamo un po’», gli dice, ma l’automobilista tira dritto.

La stessa scena si ripete pochi metri più avanti, dove all’incrocio con via Nuvolari di ragazze ce ne sono cinque: tre in strada e due nei camper parcheggiati ai lati della rotonda. Un uomo al cellulare sta passeggiando, una delle ragazze con indosso solo il reggiseno, sbuca dal finestrino della roulotte e prova a richiamare la sua attenzione battendo le mani sul finestrino, mentre un’altra donna, con addosso solo uno slip si sta rivestendo in strada.

L’uomo, allora, guarda la ragazza all’interno del camper, posa il cellulare e si avvicina. Parlano per qualche minuto, poi l’uomo si convince e sale sulla roulotte. Anche all’occhio più ingenuo appare subito chiaro che i camper parcheggiati in strada hanno un ruolo ben preciso. A differenza di altre lucciole, infatti, le donne che si prostituiscono in via Stalingrado, Zambeccari e Tazio Nuvolari al cliente mettono a disposizione anche il luogo dove poter consumare il rapporto sessuale, rifiutandosi di andare altrove, facendolo subito presente.

«Se vuoi andiamo nel mio camper, da altre parti no», dice una lucciola al cronista che chiede informazioni. Come per il luogo dove consumare il rapporto sessuale, anche sui costi, la donna resta inflessibile: «Tutto, compreso qualche extra, costa 50 euro. Se vuoi pagare di meno hai sbagliato ragazza».

In zona fiera, insomma, si lavora dalla mattina alla sera e non si fanno sconti, come ribadisce un’altra donna all’incrocio tra via Tazio Nuvolari e via Ondina Valli. Di ragazze, però, ce ne sono anche in via Stalingrado all’altezza dell’uscita 7 della tangenziale, dove in due sono in attesa di clienti dal mattino. In fondo, proprio in quella zona, quando cala il buio, la strada si riempie di lucciole e per avere qualche cliente in più – che per alcune ragazze può significare riuscire a mangiare, pagare l’affitto o peggio il protettore – , muoversi in anticipo può essere fondamentale.

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