Bologna, uccisa in tangenziale dall'ubriaco. Gli amici. "Il tuo sorriso ci mancherà"

Il ricordo dei compagni della Cdc Volley. "In moto era sempre prudente"

Marialaura Dibenedetto, 29 anni, militava nella Cdc Volley Bologna 2.0

Marialaura Dibenedetto, 29 anni, militava nella Cdc Volley Bologna 2.0

Bologna, 17 aprile 2017 - La pallavolo era la sua passione. Sportiva, atletica, solare, da settembre scorso Marialaura Dibenedetto aveva iniziato a giocare con la Cdc Volley Bologna 2.0. E, malgrado fosse arrivata da poco in squadra, si era già integrata perfettamente, in armonia con le compagne. «Malgrado i turni al lavoro, Marialaura cercava sempre di arrivare puntuale agli allenamenti – racconta Napoleone Potenza, dirigente della squadra che milita nel campionato del Csi –. Si era inserita benissimo nella squadra femminile. Sorrideva sempre. Sapere che se ne è andata in questo modo è terribile. Non ho creduto fino all’ultimo che fosse lei. Anche le compagne di squadra, gli altri ragazzi... Siamo tutti spiazzati».

Il cellulare di Marialaura ha suonato continuamente e a vuoto per ore dopo il terribile incidente avvenuto venerdì notte in tangenziale. Gli amici di Bologna non potevano credere che fosse davvero lei la vittima. «Era molto prudente – racconta ancora Potenza –. Quando andava in moto indossava sempre casco e protezioni. Non correva, non era spericolata. Quello che le è successo non si può raccontare». Il casco Marialaura infatti l’altra sera lo indossava. Ma, malgrado fosse allacciato, le è volato via, rendendola indifesa.

E ora, lo sconcerto si mischia al dolore anche sui commenti di addio che affollano il profilo Facebook della ventinovenne. Parenti, amici, conoscenti: lasciano tutti un saluto, sotto le foto sorridenti di Marialaura, stretta alla sorella in una foto che le ritrae di fronte a San Petronio. Marialaura si era trasferita da qualche anno a vivere in città, in zona Mazzini, con la famiglia, originaria della Sicilia. Una famiglia spezzata dal dolore: la madre e il padre erano su un'auto che stava seguendo la moto di Marialaura e hanno assistito, agghiacciati e inermi, alla morte della figlia. «Ti ricordiamo solare e bellissima», le scrivono gli amici su Facebook. È quella l’immagine che resta, oltre lo strazio.

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