Aggressione a Salvini, archiviazione per l'autista accusato da Hobo / FOTO e VIDEO

Un militante del collettivo aveva fatto denuncia per le lesioni provocate dall'auto che era partita sgasando, per evitare l'assalto

L'auto di Salvini dopo l'aggressione al campo Rom, nell'autunno 2014 (Foto Schicchi)

L'auto di Salvini dopo l'aggressione al campo Rom, nell'autunno 2014 (Foto Schicchi)

Bologna, 19 gennaio 2018 – Aveva assaltato l’auto del leader del Carroccio Matteo Salvini, durante la manifestazione dell’8 novembre 2014, spaccando il lunotto posteriore. Protagonista della vicenda era stato il solito Loris Narda, militante di Hobo. L’antagonista, che quella volta era stato denunciato, aveva a sua volta querelato l’autista di Salvini, reo di avergli causato lesioni partendo, sgasando, dal parcheggio in via dell’Arcoveggio.

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Per il giudice di pace Cristina Piazza, che ha archiviato il fascicolo, l’autista non poteva comportarsi diversamente, a tutela della propria incolumità e di quella delle persone che aveva a bordo: quando partì con l’auto per allontanarsi, agì per legittima difesa. Il giudice, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura, sottolinea che la ricostruzione dei fatti si è basata sulla visione dei filmati, «che non lasciano spazi a interpretazioni diverse». Quando partì «era in essere un’aggressione organizzata» e l’autista, quando si accorse di avere i manifestanti sull’auto, «chi salendo sul cofano, chi battendo violentemente sul parabrezza, non poteva conoscere quale epilogo potesse avere quell’aggressione».

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Le lesioni denunciate da Narda, assistito dall’avvocato Ugo Funghi, di cui il giudice evidenzia «la condotta violenta», inoltre, «sono di evidente tenuità». Narda si era opposto alla richiesta del pm, accusandolo di essersi «bevuto» la versione di Salvini e di aver fatto da «difensore di ufficio» al suo autista.

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