Bologna, ristrutturazione del Dall'Ara. Si sblocca lo stallo sulle aree

Il Demanio dà i terreni dei Prati di Caprara al Comune

Una vista dello stadio Dall’Ara

Una vista dello stadio Dall’Ara

Bologna, 10 dicembre 2017 - Arriverà domani in commissione, e poi in Consiglio comunale per essere votata, la delibera con la quale il Comune acquisisce dal Demanio i terreni dei Prati di Caprara est per realizzare le scuole, il parco pubblico e il parcheggio del Maggiore. Un passaggio fondamentale, sia per lo sviluppo della città sia ovviamente per la partita del nuovo stadio, alla quale i Prati di Caprara sono legati per il discorso delle aree di compensazione.

Palazzo d’Accursio, nello specifico, un anno fa aveva inoltrato la sua richiesta allo Stato partecipando al bando del federalismo demaniale, e nella delibera in oggetto è allegato proprio l’elenco del centinaio tra aree e immobili che passeranno gratuitamente all’amministrazione. Ci sono i Prati di Caprara e così i privati che devono sviluppare il Piano operativo comunale (Poc) hanno già le aree a disposizione fornite dal Comune. Questa la burocrazia.

Ma cosa significa un passo del genere rispetto al progetto del Bologna per il restyling del Dall’Ara? La questione del Poc preesiste ovviamente alla partita stadio. Ma qualora andasse avanti l’ipotesi dell’utilizzo dei Prati di Caprara dentro l’operazione stadio da parte del privato che sviluppa quel comparto, nel caso specifico il Bologna Fc in partnership con Invimit o con qualcuno scelto da Invimit, l’acquisizione del Comune renderebbe le aree già pronte per quel tipo di sviluppo.

Insomma, se si vuole andare avanti non basta che partire. Il Comune, con questa delibera, mette poi nero su bianco i suoi paletti, andando avanti con la sua road map, certificando che il Poc non sarà stravolto – la stilettata indiretta è nei confronti dei comitati –, e dando seguito a quello che Merola ribadì nell’ultima campagna elettorale. Se gli imprenditori vogliono utilizzare i Prati di Caprara devono stare dentro quel confine. Un nuovo scatto in avanti, dopo i numerosi summit ai quali hanno partecipato gli assessori Luca Rizzo Nervo prima e Matteo Lepore poi.

Il Comune sembrerebbe dire: se si vuole cogliere l’occasione stadio, questo è il momento. Adesso tocca al Bologna, la presentazione del progetto potrebbe arrivare a breve, questione di mesi. Di sicuro, con le aree dei Prati subito a disposizione, sembra molto difficile che si possa virare sul piano B dello stadio nuovo di zecca. Duecento milioni sono tanti, ma l’assist del Comune potrebbe essere di quelli da non sciupare.

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