T-Days, si cambia. Priolo: "Non sarà mai interamente pedonale"

L’idea di una navetta nella T'. E sui parcheggi: "Il tema è critico"

I new jersey a protezione dell’area pedonale

I new jersey a protezione dell’area pedonale

Bologna, 23 febbraio 2017 - I T-Days tornano a fare discutere. Ancora una volta, è l’assessore Irene Priolo a rimettere il tema in gioco. Confermando l’intenzione della giunta Merola di mettere mano alle pedonalizzazioni del fine settimana. Come, e quando, è presto per dirlo. Di certo, afferma la Priolo ai microfoni di Ciao Radio, “non butteremo via questa esperienza, molto apprezzata in città”. Ma, avverte, “bisogna andare oltre i T-days”.

Torna dunque in agenda – nel 2013 il sindaco parlò di minibus e trenini elettrici – l’ipotesi di fare attraversare le strade della T (Ugo Bassi-Rizzoli-Indipendenza) da navette. Non subito però. “In questo momento – ricorda l’assessore – i T-days sono sottoposti a controllo dell’accessibilità attraverso i new jersey, quindi fare entrare il trasporto pubblico è fisicamente impossibile”.

Resta il fatto che, “se si prende la decisione di fare entrare gli autobus, a quel punto si devono fare entrare anche tutti gli altri”. Taxi, auto blu... In ogni caso, pur ipotizzando una “pedonalità più integrale” – fino ad arrivare a 7 giorni su 7 – di parte del centro, la cosa non toccherà le strade dei T-days. Dove non si attuerà “mai una pedonalità definitiva, perché soprattutto Rizzoli e Ugo Bassi sono assi portanti del trasporto pubblico”.

L’Ascom apprezza le parole della Priolo, che “confermano il tentativo di introdurre una discontinuità amministrativa con quanto avvenuto nel corso degli ultimi cinque anni”, commenta Valentino Di Pisa, vicepresidente Ascom e responsabile della consulta del Commercio. Ascom conferma le proposte di modifica dei T-Days avanzate da tempo: passaggio di un mezzo elettrico in corsia protetta; T-Day del sabato accorciati dalle 15 alle 20 – non 8-22 come oggi – «per consentire l’uso del trasporto pubblico la mattina e la sera».

La Priolo affronta anche il nodo parcheggi. Definisce “molto critico” il tema dei residenti. E bacchetta il predecessore, Andrea Colombo. “Nei quattro anni scorsi, in conseguenza a provvedimenti presi, abbiamo perso 600 posti di sosta in città”. Un numero «considerevole. Ma la pedonalità si costruisce quando si sono create zone limitrofe o sotterranee di parcheggio”. Se non ci sono “tutti gli ingredienti non si fa il bene della città ma nascono dei problemi». I 600 posti persi sono “un dato allarmante”, commenta Di Pisa. “Serve un nuovo piano parcheggi». La Priolo incassa anche l’appoggio dei grillini. “I provvedimenti proposti dalla Priolo trovano il nostro parere favorevole”, commenta Massimo Bugani (M5s). “Ricalcano il nostro programma del 2011. Se l’assessore andrà davvero in questa direzione, avrà tutto il nostro appoggio”.

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