Bologna, la Finanza sgomina traffico di droga dal Marocco

L'hashish veniva nascosto all'interno di assi di legno reso inodore. Arrestati un italiano, uno spagnolo e un tedesco

La droga nascosta nelle assi arrivava dal Marocco

La droga nascosta nelle assi arrivava dal Marocco

Bologna, 18 settembre 2016 - Ci sono uno spagnolo, un tedesco e un italiano. Non è la più classica delle barzellette, ma bensì un'organizzazione ben oliata che si occupava con grande lucro di traffico di hashish dal Marocco all'Italia, un commercio così fiorente da andare ad alimentare il mercato europeo della droga (VIDEO).

L'hanno scoperta e sgominata i militari della Guardia di Finanza del comando provinciale di Bologna, con il coordinamento della direzione centrale per i Servizi Antidroga del dipartimento di Pubblica Sicurezza, in collaborazione con la Guardia Civil Spagnola e la Polizia tedesca del Bayerisches Landerskriminalamt. Le ordinanze di custodia sojno stati emessi dal Gip di Bologna, Domenico Panza.

Durante le indagini, sono state inoltre effettuate anche 9 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Un italiano, residente in provincia di Como, è stato arrestato perché trovato in possesso di due pistole cal. 9 non dichiarate munite di silenziatore. In un altro caso, un bolognese è stato trovato in possesso di quasi 90mila euro in contanti, quattro bilancini di precisione e circa 80 grammi di hashish.

Le investigazioni, condotte dal Gico del nucleo di polizia tributaria di Bologna sotto la direzione della Dda, sotto la direzione del sostituto procuratore Stefano Orsi, hanno permesso di ricostruire, tramite lo svolgimento di complesse indagini tecniche, le attività illecite portate avanti dal gruppo criminale che aveva la sua base principale nella provincia spagnola di Cadiz, delineando il ruolo di ciascun appartenente.

Il risultato più eclatante nel corso dell’indagine è stato il sequestro di 133 chili di hashish effettuato nel maggio del 2015 in Bologna con il conseguente arresto in flagranza del corriere, un tedesco che aveva importato lo stupefacente nascondendolo all’interno di tavole in legno trasportate con un’autovettura, nonché dei quattro italiani destinatari del carico.

Il gruppo aveva escogitato l'ingegnoso nascondiglio per i panetti di hashish: un altro tedesco residente in Spagna, sempre nella provincia di Cadiz, detto 'il Maestro', grazie all’utilizzo di materiali plastici, aveva reso inodore le assi rendendo impossibile il rilevamento dello stupefacente anche da parte di unità cinofile specializzate.

La comunicazione di queste informazioni alla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga ha consentito di scoprire che 'il Maestro' era già ricercato anche in Germania, Austria e Spagna perché coinvolto da tempo in traffici di ingenti quantitativi di hashish provenienti dal Marocco e rivenduti in mezza Europa.

Sono stati di conseguenza avviati degli incontri con le altre forze di polizia coinvolte al fine di scambiare una serie di informazioni sulle rispettive indagini che si sono rivelate poi di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione. Complessivamente l’attività investigativa ha consentito, oltre ai destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, di arrestate in flagranza altre 6 persone e di sequestrare 158 kg. di sostanza stupefacente.

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