Bologna, i treni alta velocità da e per Venezia ora fermano sottoterra

Si svela la 'Bretella Venezia', è lunga 5,5 km e permette il traffico sotterraneo di 54 linee ad alta velocità

Bretella Venezia, fermata sotterranea a Bologna anche per i treni AV verso il Veneto

Bretella Venezia, fermata sotterranea a Bologna anche per i treni AV verso il Veneto

Bologna, 11 dicembre 2017 – E’ stata presentata questa mattina nella hall dell’alta velocità la Bretella Venezia (VIDEO), nuova interconnessione in grado di collegare la stazione con la linea ferroviaria Bologna – Venezia. Una nuova fermata sotterranea per i treni ad alta velocità provenienti da e diretti verso il capoluogo veneto, costruita da Rfi con la direzione dei lavori di Italfer (società di ingegneria del gruppo Fs Italiane) per un investimento di 42 milioni di euro.

Ma un’opera che rappresenta, soprattutto, il completamente del nodo bolognese, punto di interscambio fondamentale nel sistema ferroviario nazionale ed europeo e primo in Italia ad assistere alla separazione quasi completa del traffico delle linee ad alta velocità da quelle convenzionali.

Circolazione ferroviaria più fluida e regolare e nuove opportunità di incremento dell’offerta commerciale per i passeggeri e il trasporto merci: questi i principali vantaggi resi possibili dalla nuova infrastruttura. Grazie all’attivazione dell’interconnessione, infatti, anche gli ultimi 54 treni AV provenienti o diretti a Venezia, Udine e Trieste hanno lasciato la stazione di superficie per la nuova fermata, collocata a -23 metri e utilizzata oggi complessivamente da circa 230 convogli.

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La Bretella Venezia, a doppio binario, è lunga 5,5 chilometri ed è costituita da due gallerie artificiali separate (una per il traffico in direzione Nord e una in direzione Sud, ndr), un sottopassaggio e un ponte a tre campate (due laterali di accesso in cemento armato e una centrale in acciaio), in grado di scavalcare l’autostrada A14 e la tangenziale bolognese.

All’inaugurazione hanno partecipato Graziano Delrio (VIDEO), ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Gentile, ad di Rfi, Carlo Carganico, ad di Italfer, Stefano Bonaccini, presidente della Regione, Elisa De Berti, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti del Veneto, e il sindaco Virginio Merola.

“Nel 2017 Rfi e Italfer ci hanno permesso di raggiungere un obiettivo importantissimo – sottolinea il ministro Delrio –: siamo infatti passati da 3,5 miliardi a oltre 7,5 miliardi, un raddoppio degli investimenti sulla rete ferroviaria italiana. Un risultato incredibile, merito del lavoro sinergico di tutti gli operatori che lavorano per la rete ferroviaria italiana”.

“Voglio ringraziare e fare i complimenti a Rfi e Italfer per questi risultati – aggiunge l’assessore De Berti –. Soprattutto vorrei riconoscere al ministro un’attenzione per il ferro che stiamo riscontrando anche noi in Veneto: stiamo facendo grandi cose”.

"La stazione di Bologna – spiega l’ad di Rfi Gentile – è una delle prime in Italia ad aver avuto una stazione dedicata all'alta velocità, che separava completamente il flusso del trasporto regionale dal trasporto a lunga percorrenza. C’era un anello mancante: era rimasta questa presenza in superficie di 54 treni al giorno che adesso sono stati portati tutti sotto terra, liberando capacità anche per i servizi metropolitani".

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