Una giornata di attesa al Marconi aspettando l’aereo fantasma

Pessimo inizio di vacanza e proteste per 189 turisti diretti a Minorca

L'aeroporto Marconi

L'aeroporto Marconi

Bologna, 26 giugno 2017 - Vacanze iniziate nel peggiore dei modi, ieri, per 189 turisti diretti a Minorca. Il charter Meridiana che avrebbe dovuto trasportarli a Mahon per i classici pacchetti-vacanza di una o due settimane non è mai partito.

Anzi a dire il vero al Marconi non è mai nemmeno arrivato, a causa di un guasto. E per ore famiglie con bambini e persone di una certa età hanno atteso di capire se sarebbero partiti o meno fino a che, alle 17,30, non sono iniziati i primi trasferimenti in hotel: il primo volo utile sarà solo stamattina, alle 9,10.

L’odissea dei viaggiatori, la maggiore parte dei quali aveva acquistato un pacchetto volo e soggiorno tramite tour operator è iniziata ieri mattina alle 8, orario di convocazione al check-in. «Non appena siamo arrivati ci siamo accorti che nel tabellone il volo era già cancellato – racconta Alessandro Buzzo che, con moglie e figlio, aveva raggiunto il Marconi da Padova –. Infatti non ci hanno mai fatto imbarcare i bagagli».

Da quel momento, però, è iniziata un’interminabile attesa. «Non c’era comunicazione, gli assistenti non ci dicevano nulla – continua –. Ci hanno lasciati lì ad attendere non si sa bene cosa. E dire che lo sapevano fin dal mattino che il volo era cancellato. Alcuni passeggeri sono stati inseriti su altri voli, non sappiamo con quale criterio».

I momenti di tensione tra passeggeri non sono mancati, poi alle 17,30 sono iniziati i primi trasferimenti negli hotel e la promessa di far partire tutti i passeggeri restanti il giorno dopo, alle 9,10. Una domenica buttata, insomma, nel malcontento generale di aver perso un giorno intero delle agognate vacanze e il panino al bar garantito dalla compagnia aerea.

Contattata sull’accaduto, Meridiana ha fatto sapere di aver assicurato fin dall’inizio i passeggeri che sarebbe stata comunque trovata una soluzione per la notte, ma di non aver potuto dare comunicazioni certe fino a che non fosse stato possibile escludere l’imbarco anche su altri vettori. La compagnia avrebbe, infatti, cercato fino al pomeriggio aeromobili a disposizione, ma l’inizio di alta stagione non ne aveva lasciati di liberi. Alcuni passeggeri sono stati poi fatti partire nei voli non al completo per altre mete, per arrivare poi a Mahon con aggiustamenti di tragitto.

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