Influenza, boom di vaccinazioni a Bologna

Esaurite le prime 150mila dosi. "Già meglio del 2015"

Un medico mentre vaccina un paziente

Un medico mentre vaccina un paziente

Bologna, 2 dicembre 2016 – Mini boom di vaccinazioni contro l’influenza. E l’Ausl è dovuta correre ai ripari e acquistare altre 25mila dosi di siero. Forse, anche se le aspettative erano alte sulla risposta dei cittadini, nessuno credeva fino in fondo alla risalita. Al punto che un lettore di 68 anni ci ha raccontato la sua esperienza: «Mercoledì scorso sono andato dal mio medico che, con dispiacere, mi dice che ha esaurito le dosi e sarei dovuto andare in farmacia, a mie spese, a comprarlo. È questa la decantata eccellenza sanitaria pubblica dell’Emilia Romagna?».

Pronta la risposta, con un pizzico di disappunto, di Fausto Francia, direttore del Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl: «Ma no, le cose non stanno così. È sufficiente aspettare qualche giorno l’arrivo della nuova fornitura di vaccini. Lo scorso anno si sono immunizzate 147mila persone tra città e provincia e quindi, in prima battuta, avevamo acquistato 150mila dosi, perché non vogliamo certo sprecarle. Ma appena i medici di famiglia ci hanno chiesto ulteriori rifornimenti, ne abbiamo ordinate 25mila e, se sarà necessario, siamo pronti ad acquistarne altre 25mila in più. In questo modo, prevediamo di arrivare al 60% della copertura degli over 65 che lo scorso anno si era fermata a quota 52,4%. Tuttavia, siamo ancora lontani dal 74% del 2007-2008». E il personale sanitario ha ripreso a vaccinarsi? «Il medico vaccinatore del Maggiore mi dice che abbiamo già superato il 20%, mentre lo scorso anno siamo rimasti al di sotto. Speriamo di proseguire con questa tendenza».

Invece, per la meningite, in casa Ausl nessun allarme. «Vaccino solo per gli adulti immunodeoressi – precisa Francia – e per gli studenti e i lavoratori che vanno in Toscana. E naturalmente per i bimbi tra i 12 e i 13 mesi d’età».

La campagna di sensibilizzazione vaccinale sta dando buoni risultati al Sant’Orsola. «Abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile il personale –– assicura soddisfatto il direttore sanitario Anselmo Campagna – e l’iniziativa di fare le foto nel momento della vaccinazione e poi di farle girare tra di noi via Intranet ha avuto successo. Il 26 novembre, quindi a un terzo della campagna che inizia a novembre e termina a fine gennaio, siamo arrivati a 737 vaccinati. Abbiamo già superato il numero record complessivo di 709 dello scorso anno, mentre nel 2014-2015 eravamo a 337. Al momento sono stati immunizzati il 73,5% dei medici, il 18,4% degli infermieri, il 6,5% tra Ota-Oss e ausiliari e l’1,6% delle ostetriche. Noi abbiamo somministrato 575 vaccini, più i 162 dati in autogestione. I reparti con i numeri più elevati? Pneumologia-Nava, Alta intensità di cura-Frascaroli, Medicina interna-Zoli».

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